Questo capitolo si propone di portare evidenze a favore dell’ipotesi che la comunicazione gestuale ed il linguaggio costituiscano indici dell’abilità di comprensione ed espressione degli stati mentali propri e altrui, discutendo in particolare la funzione interpersonale ed introspettiva del lessico psicologico (relativo alla verbalizzazione di stati interni – fisiologici, percettivi, volitivi, emotivi, cognitivi e morali) e delle prime forme di narrazione. Questa analisi è condotta illustrando sia la letteratura rilevante per tali temi, sia una ricerca personalmente condotta sullo sviluppo del lessico psicologico nella narrazione di una storia illustrata tra i 2 anni e mezzo e i 4 anni e mezzo. A tal fine si fa riferimento ai precursori non verbali della capacità di comprendere gli stati mentali dell’altro, soffermandosi brevemente sulle caratteristiche delle interazioni non verbali e verbali tra bambino e adulto nei primi due anni di vita, per poi trattare più estesamente il periodo prescolare tra i 2 e i 5 anni, durante il quale il bambino inizia a parlare degli stati mentali propri e altrui e a raccontare.
Sansavini A. (2005). Parlare di stati mentali e raccontare. ROMA : Carocci.
Parlare di stati mentali e raccontare
SANSAVINI, ALESSANDRA
2005
Abstract
Questo capitolo si propone di portare evidenze a favore dell’ipotesi che la comunicazione gestuale ed il linguaggio costituiscano indici dell’abilità di comprensione ed espressione degli stati mentali propri e altrui, discutendo in particolare la funzione interpersonale ed introspettiva del lessico psicologico (relativo alla verbalizzazione di stati interni – fisiologici, percettivi, volitivi, emotivi, cognitivi e morali) e delle prime forme di narrazione. Questa analisi è condotta illustrando sia la letteratura rilevante per tali temi, sia una ricerca personalmente condotta sullo sviluppo del lessico psicologico nella narrazione di una storia illustrata tra i 2 anni e mezzo e i 4 anni e mezzo. A tal fine si fa riferimento ai precursori non verbali della capacità di comprendere gli stati mentali dell’altro, soffermandosi brevemente sulle caratteristiche delle interazioni non verbali e verbali tra bambino e adulto nei primi due anni di vita, per poi trattare più estesamente il periodo prescolare tra i 2 e i 5 anni, durante il quale il bambino inizia a parlare degli stati mentali propri e altrui e a raccontare.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.