«Ammaestramenti a ben vivere». Francesco Lomonaco biografo degli «eccellenti italiani»

«Instructions for living well». Francesco Lomonaco biographer of the excellent Italians In the XVIIIth Century there were many biographers who wrote the lives of the famous Italians in order to claim the cultural greatness of the nation. Francesco Lomonaco follows this trend, but he also goes beyond because, together with the great Italians’ glory, he denounces the generalized decay of Italy. In spite of them, Italy is still expecting her moral and political redemption. Lomonaco’s biographies are then written in order to balance the forgetfulness of great men. Anyway it doesn’t matter only to remember those who have a fame lesser than they deserve, but above all it matters to point them to the today and future generations. Lomonaco shows a strong pedagogic tendence. Civil virtues and practical knowledge deserve for him the highest merit. In this way he follows Vico’s ideas, according to which every kind of knowledge should serve common good and develop a not-specialized and interdisciplinary knowledge. The other model for Lomonaco is Plutarch. He imitates him in those short anedocts that show a character and in the portrayals not only of the virtue but also of the vice. An other characteristic of Lomonaco’s biographies are the descriptions of the adversities that highlight merits, and a gnomic style proving his pedagogical vocation.

«Ammaestramenti a ben vivere». Francesco Lomonaco biografo degli «eccellenti italiani» Nel XVIII secolo molti erano stati i libri di biografie di italiani illustri nati per vantare la grandezza culturale della nazione. Francesco Lomonaco segue questa tendenza ma va oltre perché insieme con la gloria dei grandi italiani denuncia la condizione generalizzata di decadenza dell’Italia che nonostante la loro presenza attende ancora il riscatto morale e politico. Le sue biografie nascono allora per risarcire i grandi uomini dell’oblio in cui sono cadute le loro azioni. Però non si tratta solo di onorare con il ricordo chi gode di una fama inferiore al suo merito, ma di prenderlo a esempio delle generazioni presenti e future, soddisfacendo così un’esigenza pedagogica sentita fortemente da Lomonaco. Ad avere il massimo merito sono le virtù civili e politiche insieme con il sapere pratico e operativo. In questo segue l’insegnamento di Vico il quale voleva che ogni forma di sapere fosse al servizio del bene comune e che si coltivasse un sapere non specialistico e interdisciplinare. Oltre a Vico l’altro modello per le sue biografie è Plutarco, imitato nell’uso di piccoli aneddoti rivelatori del carattere e nella volontà di rappresentare non solo le virtù ma anche i vizi e i difetti dei biografati. Altre caratteristiche delle sue biografie sono le descrizioni delle avversità subite dai protagonisti che fanno risaltare i loro meriti e lo stile sentenzioso, che conferma la vocazione pedagogica di Lomonaco.