Il contributo illustra le modificazioni della teroria della traduzione avvenuta a partire dalla metà degli Settanta in concomitanza con l'affermarsi degli studi postcoloniali. Il vaglio delle proposte che vengono dai Translation Studies, da Bassnett e Trivedi a Venuti, da Spivak a Sakai, consente di avviare una riflessione sul nesso che lega la lingua alla nazione e alla cittadinanza. Viene così posta la questione della "traducibilità" tra lingue e culture entro una prospettiva attenta alla componente dialogica e interculturale della traduzione, intesa quale spazio abitato da soggettività diasporiche aperte alla negoziazione delle differenze. In particolare il saggio si sofferma sull'analisi delle attuali politiche della traduzione, sulle scelte editoriali e sui rapporti tra lingue "maggiori" e lingue "minori".
G.Benvenuti (2009). Verso una teoria non coloniale della traduzione. BOLOGNA : I libri di Emil.
Verso una teoria non coloniale della traduzione
BENVENUTI, GIULIANA
2009
Abstract
Il contributo illustra le modificazioni della teroria della traduzione avvenuta a partire dalla metà degli Settanta in concomitanza con l'affermarsi degli studi postcoloniali. Il vaglio delle proposte che vengono dai Translation Studies, da Bassnett e Trivedi a Venuti, da Spivak a Sakai, consente di avviare una riflessione sul nesso che lega la lingua alla nazione e alla cittadinanza. Viene così posta la questione della "traducibilità" tra lingue e culture entro una prospettiva attenta alla componente dialogica e interculturale della traduzione, intesa quale spazio abitato da soggettività diasporiche aperte alla negoziazione delle differenze. In particolare il saggio si sofferma sull'analisi delle attuali politiche della traduzione, sulle scelte editoriali e sui rapporti tra lingue "maggiori" e lingue "minori".I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


