Il saggio dopo avere evidenziato alcune affinità teoriche tra la fotografia e il museo (per altro praticamente coetanei per nascita e curiosamente legati dal termine e dal concetto di "esposizione"), affronta due modalità di rapporto determinatesi tra fotografia e museo. Da una parte una pratica descrittiva tesa a raccontare il rapporto tra publico e opera nello spazio espositivo, dall'altra un'effettiva presenza della fotografia all'interno dell'opera con ruolo identitario rispetto alla definizione dell'opera stessa. Nel primo caso sono stati presi in considerazione i contributi di Ugo Mulas e Richard Kalvar, nel secondo quelli di Giulio Paolini e Franco Vaccari. Due tipologie di presenza all'apparenza differenti, ma in realtà entrambe orientate ad evidenziare il ruolo determinante esercitato dal pubblico, nella costituzione dell'identità estetica dell'opera, attraverso le pratiche di fruizione.
Fotografia e identità dell’opera nelle pratiche espositive
Claudio Marra
2020
Abstract
Il saggio dopo avere evidenziato alcune affinità teoriche tra la fotografia e il museo (per altro praticamente coetanei per nascita e curiosamente legati dal termine e dal concetto di "esposizione"), affronta due modalità di rapporto determinatesi tra fotografia e museo. Da una parte una pratica descrittiva tesa a raccontare il rapporto tra publico e opera nello spazio espositivo, dall'altra un'effettiva presenza della fotografia all'interno dell'opera con ruolo identitario rispetto alla definizione dell'opera stessa. Nel primo caso sono stati presi in considerazione i contributi di Ugo Mulas e Richard Kalvar, nel secondo quelli di Giulio Paolini e Franco Vaccari. Due tipologie di presenza all'apparenza differenti, ma in realtà entrambe orientate ad evidenziare il ruolo determinante esercitato dal pubblico, nella costituzione dell'identità estetica dell'opera, attraverso le pratiche di fruizione.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
