La ricerca vuole occuparsi, delle tecniche costruttive tradizionali, della cinta muraria e della Chiesa del ca-stello a S. Eusanio Forconese in Abruzzo, Italia, piccolo borgo dell’entroterra aquilano situato a 594 metri nella Valle Vestina tra il fiume Fossa ed Aterno. A seguito dell’evento sismico del 6 aprile 2009 la fortificazione, oggetto di studio, non ha subito a differenza del centro storico nessun danno di ordine statico e strutturale.Il fortilizio in questione, risalente ai secoli XII-XIII, è caratterizzato da un impianto planimetrico ellissoidale con alternanza di quattro torri a sezione circolare e sei a sezione quadrata.Le mura perimetrali, in pietra incerta con conci angolari squadrati, larghe oltre 1 metro e di altezza variabile dai 5 ai 7 metri, presentano numerose feritoie; non sono evidenti merlature. La tipologia è quella di recinto fortificato. L’accesso avveniva tramite una porta ad arco ogivale in conci regolari di pietra e posta a lato di un torrione quadrato; l’apparecchio murario che lo contraddistingue è in parte irregolare ed in parte a corsi orizzontali, costituito da materiale calcareo di dimensione compresa da 14 a 22 cm. Le murature presentano differenti tipi di tecniche costruttive osservabili nella posa in opera; i torrioni difensivi sono privi di scarpa e di coronamento mediano e si sviluppano su più livelli di cui il primo è realizzato con sistema costruttivo archivoltato in pietra locale. Per i livelli successivi è ipotizzabile una struttura lignea della quale si sono perdute le tracce.La chiesa si presenta invece strutturalmente integrata nella cinta muraria ed è costituita da pietra incerta a faccia a vista mista a laterizi di reimpiego, con elementi di dimensione compresa tra i 16 e 3 cm e cantonali in blocchi calcarei squadrati; la copertura è a capanna.La facciata, a geometria rettangolare ed architettonicamente assimilabile alle chiese romaniche dell’aquilano è di proporzioni regolari con coronamento a coppi e oculo per l’illuminazione degli spazi interni in asse con il portale anch’esso in pietra locale.Oltre al metodo d’indagine storico-critico che interesserà anche lo sviluppo sociale e morfologico del sito, gli obiettivi dello studio vogliono estendersi all’espansione planimetrica della fortificazione nei secoli senza trascurare le tecniche costruttive ed i materiali tipici dell’Italia centrale.

Analisi delle tecniche costruttive nelle fortificazioni in Abruzzo (Italia): S. Eusanio Forconese

S. Rinaldi;
2017

Abstract

La ricerca vuole occuparsi, delle tecniche costruttive tradizionali, della cinta muraria e della Chiesa del ca-stello a S. Eusanio Forconese in Abruzzo, Italia, piccolo borgo dell’entroterra aquilano situato a 594 metri nella Valle Vestina tra il fiume Fossa ed Aterno. A seguito dell’evento sismico del 6 aprile 2009 la fortificazione, oggetto di studio, non ha subito a differenza del centro storico nessun danno di ordine statico e strutturale.Il fortilizio in questione, risalente ai secoli XII-XIII, è caratterizzato da un impianto planimetrico ellissoidale con alternanza di quattro torri a sezione circolare e sei a sezione quadrata.Le mura perimetrali, in pietra incerta con conci angolari squadrati, larghe oltre 1 metro e di altezza variabile dai 5 ai 7 metri, presentano numerose feritoie; non sono evidenti merlature. La tipologia è quella di recinto fortificato. L’accesso avveniva tramite una porta ad arco ogivale in conci regolari di pietra e posta a lato di un torrione quadrato; l’apparecchio murario che lo contraddistingue è in parte irregolare ed in parte a corsi orizzontali, costituito da materiale calcareo di dimensione compresa da 14 a 22 cm. Le murature presentano differenti tipi di tecniche costruttive osservabili nella posa in opera; i torrioni difensivi sono privi di scarpa e di coronamento mediano e si sviluppano su più livelli di cui il primo è realizzato con sistema costruttivo archivoltato in pietra locale. Per i livelli successivi è ipotizzabile una struttura lignea della quale si sono perdute le tracce.La chiesa si presenta invece strutturalmente integrata nella cinta muraria ed è costituita da pietra incerta a faccia a vista mista a laterizi di reimpiego, con elementi di dimensione compresa tra i 16 e 3 cm e cantonali in blocchi calcarei squadrati; la copertura è a capanna.La facciata, a geometria rettangolare ed architettonicamente assimilabile alle chiese romaniche dell’aquilano è di proporzioni regolari con coronamento a coppi e oculo per l’illuminazione degli spazi interni in asse con il portale anch’esso in pietra locale.Oltre al metodo d’indagine storico-critico che interesserà anche lo sviluppo sociale e morfologico del sito, gli obiettivi dello studio vogliono estendersi all’espansione planimetrica della fortificazione nei secoli senza trascurare le tecniche costruttive ed i materiali tipici dell’Italia centrale.
2017
Actas del Décimo Congreso Nacional y Segundo Congreso Internacional Hispanoamericano de Historia de la Construcción
1401
1409
S. Rinaldi, M. Severini
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/766064
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