Il particolare ambiente politico e socioeconomico del Mediterraneo, ma anche la presenza di stock condivisi ed altamente migratori, richiede un’azione comune di tutti i paesi rivieraschi e una condivisione della responsabilità di garantire un futuro al settore della pesca in generale. Essi devono, pertanto, garantire la sostenibilità delle risorse. La Commissione UE ha suggerito di affiancare agli strumenti comuni per tutte le aree europee, alcuni specifici interventi per il Mediterraneo e, in particolare, tra le principali misure per la protezione degli stock, ha favorito l’istituzione di nuove zone di pesca protette e tutelate e di aree di ripopolamento. Il valore di tali siti, tuttavia, può non essere solamente collegato all’incremento del valore ecosistemico e biologico che l’istituzione di esse persegue, ma diventa sempre più interessante indagare anche il ruolo che svolgono da un punto di vista turistico-ricreativo, rispondendo alla necessità poi di attribuire ad esse un valore economico totale (VET). Il concetto di Valore Economico Totale (VET) costituisce il background metodologico delle valutazioni monetarie dei beni ambientali. Alla sua base c’è l’idea di distinguere fra due grandi categorie di benefici che una risorsa naturale offre: i valori d’uso e i valori di non-uso. L’obiettivo del presente studio è quello di valutare le preliminari risposte alla sostenibilità degli ecosistemi fornite dalla realizzazione di alcune zone di tutela biologica e di barriere artificiali in Adriatico, come pure l’effetto che la realizzazione di esse ha avuto sui flussi turistici. Si ritiene utile precisare che all’interno della dizione “flussi turistici” non sono da dimenticare le visite di scienziati e ricercatori, ivi attirati dalle condizioni ambientali ricreate, interessanti da studiare. Il modello di valutazione sarà applicato ad una specifica area di studio, situata al largo di Ravenna e definita zona di tutela biologica (ZTB) dal decreto Ministeriale del 21 luglio 1995. Con l’applicazione del modello di analisi citato si cercherà di dare una preliminare valutazione economica al servizio compiuto da tali aree, oltre a quello principale di tutela e ripopolamento delle risorse biologiche.
A. Castellini, L. Devenuto, C. Pirazzoli, A. Ragazzoni (2009). Zone di tutela biologica e pesca sostenibile in Adriatico. Una valutazione socio-turistica delle realtà nella costa emiliano-romagnola. MILANO : FrancoAngeli.
Zone di tutela biologica e pesca sostenibile in Adriatico. Una valutazione socio-turistica delle realtà nella costa emiliano-romagnola
CASTELLINI, ALESSANDRA;DEVENUTO, LUCIA;PIRAZZOLI, CARLO;RAGAZZONI, ALESSANDRO
2009
Abstract
Il particolare ambiente politico e socioeconomico del Mediterraneo, ma anche la presenza di stock condivisi ed altamente migratori, richiede un’azione comune di tutti i paesi rivieraschi e una condivisione della responsabilità di garantire un futuro al settore della pesca in generale. Essi devono, pertanto, garantire la sostenibilità delle risorse. La Commissione UE ha suggerito di affiancare agli strumenti comuni per tutte le aree europee, alcuni specifici interventi per il Mediterraneo e, in particolare, tra le principali misure per la protezione degli stock, ha favorito l’istituzione di nuove zone di pesca protette e tutelate e di aree di ripopolamento. Il valore di tali siti, tuttavia, può non essere solamente collegato all’incremento del valore ecosistemico e biologico che l’istituzione di esse persegue, ma diventa sempre più interessante indagare anche il ruolo che svolgono da un punto di vista turistico-ricreativo, rispondendo alla necessità poi di attribuire ad esse un valore economico totale (VET). Il concetto di Valore Economico Totale (VET) costituisce il background metodologico delle valutazioni monetarie dei beni ambientali. Alla sua base c’è l’idea di distinguere fra due grandi categorie di benefici che una risorsa naturale offre: i valori d’uso e i valori di non-uso. L’obiettivo del presente studio è quello di valutare le preliminari risposte alla sostenibilità degli ecosistemi fornite dalla realizzazione di alcune zone di tutela biologica e di barriere artificiali in Adriatico, come pure l’effetto che la realizzazione di esse ha avuto sui flussi turistici. Si ritiene utile precisare che all’interno della dizione “flussi turistici” non sono da dimenticare le visite di scienziati e ricercatori, ivi attirati dalle condizioni ambientali ricreate, interessanti da studiare. Il modello di valutazione sarà applicato ad una specifica area di studio, situata al largo di Ravenna e definita zona di tutela biologica (ZTB) dal decreto Ministeriale del 21 luglio 1995. Con l’applicazione del modello di analisi citato si cercherà di dare una preliminare valutazione economica al servizio compiuto da tali aree, oltre a quello principale di tutela e ripopolamento delle risorse biologiche.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.