Il seguente intervento ha lo scopo di presentare un progetto di edizione digitale della tragedia manzoniana Il Conte di Carmagnola, concentrandosi sulle specificità filologiche e sulle strategie da adottare a livello di codifica di un’opera a tradizione complessa, che si è potuta recentemente giovare della scoperta di un testimone manoscritto inedito (copia censura). L’obiettivo è quello di discutere una tipologia di digital scholarly edition non ancora rappresentata nel panorama delle DH, nel quale non paiono riscontrarsi esempi di edizione in grado di sostenere – in particolare per quanto riguarda la codifica e fruizione dell’apparato – opere con tradizioni di difficile sistemazione critica. Verranno messe in luce, attraverso un breve esempio tratto dall’edizione critica di riferimento della tragedia (Bardazzi 1985), le difficoltà di formalizzazione e rappresentazione dell’apparato, che attente operazioni di codifica consentirebbero di chiarire e semplificare. In particolare si evidenzierà, fornendo anche un esempio di apparato codificato in XML TEI, come le operazioni di markup permettano di risolvere problemi di individuazione e resa della diacronia degli interventi variantistici dell’autore, che ritorna a più riprese sui propri manoscritti, modificandoli anche di molto. Ciò permette inoltre di riflettere sui limiti del linguaggio XML TEI per la rappresentazione di casi complessi come quello del Carmagnola, e dunque di molti dei testi centrali della nostra letteratura nazionale
beatrice nava (2018). Edizioni digitali di opere a tradizione complessa: il caso del Conte di Carmagnola. AIUCD - Ass. per l'informatica umanistica e la cultura digitale.
Edizioni digitali di opere a tradizione complessa: il caso del Conte di Carmagnola
beatrice nava
2018
Abstract
Il seguente intervento ha lo scopo di presentare un progetto di edizione digitale della tragedia manzoniana Il Conte di Carmagnola, concentrandosi sulle specificità filologiche e sulle strategie da adottare a livello di codifica di un’opera a tradizione complessa, che si è potuta recentemente giovare della scoperta di un testimone manoscritto inedito (copia censura). L’obiettivo è quello di discutere una tipologia di digital scholarly edition non ancora rappresentata nel panorama delle DH, nel quale non paiono riscontrarsi esempi di edizione in grado di sostenere – in particolare per quanto riguarda la codifica e fruizione dell’apparato – opere con tradizioni di difficile sistemazione critica. Verranno messe in luce, attraverso un breve esempio tratto dall’edizione critica di riferimento della tragedia (Bardazzi 1985), le difficoltà di formalizzazione e rappresentazione dell’apparato, che attente operazioni di codifica consentirebbero di chiarire e semplificare. In particolare si evidenzierà, fornendo anche un esempio di apparato codificato in XML TEI, come le operazioni di markup permettano di risolvere problemi di individuazione e resa della diacronia degli interventi variantistici dell’autore, che ritorna a più riprese sui propri manoscritti, modificandoli anche di molto. Ciò permette inoltre di riflettere sui limiti del linguaggio XML TEI per la rappresentazione di casi complessi come quello del Carmagnola, e dunque di molti dei testi centrali della nostra letteratura nazionaleI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.