Verificare l’applicazione delle linee guida sullo screening del piede diabetico nel territorio emiliano e proporre un percorso di gestione assistenziale integrata e completa di prevenzione, educazione sanitaria e cura delle ulcere che preveda la figura del podologo. Abbiamo ideato e proposto un questionario che comprendeva dieci semplici domande per verificare se i pazienti diabetici intervistati si fossero sottoposti a screening del piede nelle tempistiche previste dalle linee guida, se conoscessero la figura professionale del podologo, se avessero ricevuto informazioni sulla calzatura e se fossero informati sulla prevenzione delle complicanze. Abbiamo raccolto 132 questionari di persone diabetiche e la maggior parte di questi (il 98%) considerano molto importante la cura del piede, ma la metà di loro (il 55%) non ha mai ricevuto un esame obiettivo del piede. Il 67% dei pazienti intervistati non sono mai stati valutati da un esperto del piede come il podologo e il 48% non ha mai ricevuto un programma di educazione sanitaria sul rischio di ulcerazione. I dati raccolti hanno evidenziato come i pazienti diabetici appaiano disinformati sulle problematiche e i rischi del piede diabetico. Percorsi integrativi di cura come quello proposto, se applicati nel territorio garantirebbero ai pazienti un programma di screening, prevenzione, riabilitazione e cura del piede in sinergia con il medico curante e lo specialista diabetologo, riducendo le amputazioni e i relativi costi.
Lorenzo Brognara, A.S. (2017). Questionario di indagine sull’applicazione delle linee guida per la prevenzione delle complicanze del piede diabetico nel territorio emiliano. GIDM. GIORNALE ITALIANO DI DIABETOLOGIA E METABOLISMO, 37, 202-212.
Questionario di indagine sull’applicazione delle linee guida per la prevenzione delle complicanze del piede diabetico nel territorio emiliano
Lorenzo Brognara
;Arianna Sandoni;Nicola Baldini
2017
Abstract
Verificare l’applicazione delle linee guida sullo screening del piede diabetico nel territorio emiliano e proporre un percorso di gestione assistenziale integrata e completa di prevenzione, educazione sanitaria e cura delle ulcere che preveda la figura del podologo. Abbiamo ideato e proposto un questionario che comprendeva dieci semplici domande per verificare se i pazienti diabetici intervistati si fossero sottoposti a screening del piede nelle tempistiche previste dalle linee guida, se conoscessero la figura professionale del podologo, se avessero ricevuto informazioni sulla calzatura e se fossero informati sulla prevenzione delle complicanze. Abbiamo raccolto 132 questionari di persone diabetiche e la maggior parte di questi (il 98%) considerano molto importante la cura del piede, ma la metà di loro (il 55%) non ha mai ricevuto un esame obiettivo del piede. Il 67% dei pazienti intervistati non sono mai stati valutati da un esperto del piede come il podologo e il 48% non ha mai ricevuto un programma di educazione sanitaria sul rischio di ulcerazione. I dati raccolti hanno evidenziato come i pazienti diabetici appaiano disinformati sulle problematiche e i rischi del piede diabetico. Percorsi integrativi di cura come quello proposto, se applicati nel territorio garantirebbero ai pazienti un programma di screening, prevenzione, riabilitazione e cura del piede in sinergia con il medico curante e lo specialista diabetologo, riducendo le amputazioni e i relativi costi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.