Alcune riflessioni sulla gestazione per altri Surrogacy: Some Remarks

The purpose of this essay is to reflect on the possible goodness of surrogate motherhood. Instead of to reconstruct the history of the scientific debate on surrogacy, the author, focusing on three issues, tries to offer some helpful remarks. The problems discussed are: is surrogacy exploitation or self-realization of women? Is surrogacy a sales contract for the purchase of human being or a gift? Is surrogacy dishuman or an authentic self-project? Successively, the sociological theory by Hans Joas of the sacredness of the person is discussed, especially with regard to the gift of life.

Partendo dal dibattito maturato in ambito scientifico, questo contributo si prefigge di riflettere sulla possibile bontà della pratica della surrogazione di maternità. Anziché riproporre, in queste pagine, la ricostruzione del dibattito che, dai primi casi di surrogacy, si è formato facendosi, via via, sempre più complesso, intendo sollevare tre interrogativi – tra i tanti possibili – e rispondervi cercando di abbozzare una soluzione. Il primo interrogativo riguarda la questione della donna: la maternità surrogata è alienazione o piena realizzazione personale? Il secondo riguarda il modo in cui il denaro viene usato: la maternità surrogata è un contratto di compra-vendita o un atto di dono? Il terzo riguarda la questione della stessa maternità: la maternità surrogata è disumana frammentazione delle identità o è un progetto autentico? Inoltre, con la lettura di Hans Joas proverò a offrire qualche spunto ulteriore di riflessione. Joas ci offre una teoria sociologica della sacralità della vita in cui coniuga sapientemente Talcott Par-sons e Niklas Luhmann. Grazie a essa, mi cimenterò nel tentativo di coniugare i principi di auto-determinazione della persona e della sacralità della vita al ‘dono della vita’ che può essere realizzato attraverso la surrogazione di maternità.