Il gioco è universale. O, ancora meglio, è trasversale a tutte le specie viventi (e vissute). Ciò ha portato al diffondersi della convinzione che il gioco “faccia bene”. Tuttavia, accanto a tale convinzione (corroborata da studi e teorie), si accompagna il rischio per cui, assieme alle tante attività che vengono proposte oggi all’infanzia, il gioco divenga un “mestiere”. In una società in cui l'infanzia è minacciata nel suo stesso sussistere da un fenomeno sempre più diffuso quale quello dell'adultizzazione (Postman, 2005; Contini, Demozzi, 2016), cosa succede alla dimensione ludica? Come si trasformano, se si trasformano, il gioco ed il giocare?

Infanzia e gioco: un terreno da liberare

S. Demozzi
2020

Abstract

Il gioco è universale. O, ancora meglio, è trasversale a tutte le specie viventi (e vissute). Ciò ha portato al diffondersi della convinzione che il gioco “faccia bene”. Tuttavia, accanto a tale convinzione (corroborata da studi e teorie), si accompagna il rischio per cui, assieme alle tante attività che vengono proposte oggi all’infanzia, il gioco divenga un “mestiere”. In una società in cui l'infanzia è minacciata nel suo stesso sussistere da un fenomeno sempre più diffuso quale quello dell'adultizzazione (Postman, 2005; Contini, Demozzi, 2016), cosa succede alla dimensione ludica? Come si trasformano, se si trasformano, il gioco ed il giocare?
2020
S.Demozzi
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