Caos semantico e tassonomie verbali nella poesia barocca

Semantic Chaos and Verbal Tones in the Baroque Poetry. Profound epochal transformations took place between the 16th and 17th centuries. Thye crisis of the Aristotelian paradigm, the arrival of the scientific revolution, and the perhaps irreversible exhaustion of anthropocentrism made it difficult to continue the taxonomy of a world now seemed to be spiraling out of control. In this context it is not difficult to under stand the chaotic, unstable, metamorphic nature of the Baroque. It is less easy to understand the centripetal aspect and the will to order in Baroque poetry. But we must realize thart at the very time in which the 17th century dissipated its main energies in a centrifugal sense, it never lost che hope of imposing order, of assigning it a place in the grat chian of being, of setting one’s foot, with deliberate inconsistency, on something stable and definitive. The hypothesis that we propose identifies the dynamic tension released among the peculiar features of Baroque poetry – quoting Danieollo Bartoli – from a «decomposed order» which aspired to become a «more artificially composed order». One symbolic figure could be the ellipse, eccentric compared to the regularity of the circle but nevertheless responding to precise geometric laws.

Tra Cinque e Seicento si assiste a profonde trasformazioni epocali. La crisi del paradigma aristotelico, l’avvento della rivoluzione scientifica, l’esaurirsi forse irreversibile dell’antropocentrismo rendono difficile la tassonomia di un mondo che sembra ormai essere fuori controllo. In questo contesto non è difficile comprendere la natura caotica, instabile, metamorfica del Barocco. Meno si riesce a capire, della poesia barocca, la dimensione centripeta, la volontà di ordine. Bisogna però rendersi conto che nel momento stesso in cui il Seicento dissipa le sue tante energie in senso centrifugo non perde mai la speranza di porvi ordine, di assegnargli una collocazione nella grande catena dell’essere, di porre piede, con voluta incoerenza, su qualcosa di stabile e definitivo. L’ipotesi che si intende proporre è quella che individua tra i tratti peculiari della poesia barocca la tensione dinamica sprigionatasi, citando Daniello Bartoli, da un «ordine scomposto» che aspira a diventare un «ordine più artificiosamente composto». Figura simbolo potrebbe essere l’ellissi, eccentrica rispetto alla regolarità del cerchio ma tuttavia rispondente a precise leggi geometriche.