Control Governance: l'esperienza delle società quotate in Italia

Il sistema di “control governance” è quella parte del più ampio sistema di corporate governance che attiene la definizione dei ruoli e dei rapporti fra i diversi soggetti coinvolti nel processo di progettazione, valutazione e disclosure del sistema di controllo interno (Coso, 1992; Icaew, 1999). In questo lavoro viene analizzata l’evoluzione della regolamentazione del sistema di controllo interno ed i processi di implementazione all’interno delle imprese, con specifico riguardo alle società quotate in Italia. In effetti, soprattutto nei confronti delle imprese quotate appare necessario comprendere le implicazioni di un continuo quanto convulso intervento di regolamentazione che nell’ultimo decennio ne ha riscritto il sistema dei controlli, anche sull’onda emotiva dei noti scandali societari, (Bastia, 2003; Salvioni, 2004; Melis, 2005, Bertini, 2006). L’analisi dei controlli interni rappresenta un punto di osservazione interessante per contribuire ad approfondire la governance delle imprese quotate lungo tre principali piste di ricerca: - quali sono le peculiarità del sistema di control governance in Italia comparativamente ad altri paesi? Questo primo punto è affrontato comparativamente, da un lato, ai paesi che hanno seguito un approccio “duro”, basato sull’imposizione per legge dei controlli interni (il Sarbanes Oxley Act negli USA e norme equivalenti in Canada, Giappone, India e nella stessa Francia) e, dall’altro lato, rispetto ai paesi che hanno adottato un approccio comply-or-explain tipico dell’Europa; - quali sono le effettive caratteristiche del sistema di control governance adottato dalle imprese quotate in Italia così come emergono dalla prassi operativa? - L’attuale quadro istituzionale dei controlli interni, alla luce dei comportamenti adottati dalle imprese, è funzionale rispetto alla primaria esigenza di fornire ai mercati informazioni pertinenti sull’affidabilità delle imprese?