La protezione dei deboli e vulnerabili come giustificazione costituzionale del reato

The Italian Constitutional Court has recently held that the legitimate aim of protecting the weak and vulnerable justifies the prohibition of assisted suicide, and the offences of aiding or abetting and inciting prostitution. This essay shows that such a doctrine is an example of a strong paternalistic policy. Second, the Author argues that although valid, the legal reasoning of the Court is nevertheless unsound due to the incompatibility between one of its premises and article 3 of the Constitution. Specifically, the principle of equality should preclude the State from treating adults who are in a condition to take informed decisions as if they were not. Following this argument, the Author concludes that the incrimination of assisted suicide still lacks a constitutional justification as regards the cases where one has made an informed decision to commit suicide, albeit not severely ill, suffering, and on life support.

La Corte costituzionale ha di recente affermato che l'interesse costituzionale alla protezione delle persone deboli e vulnerabili giustifica il reato di aiuto al suicidio e concorre a giustificare quelli di reclutamento e favoreggiamento della prostituzione. Il presente saggio si propone anzitutto di evidenziare come la posizione della Corte sottenda una logica di paternalismo forte. L'Autore presenta quindi la tesi per cui tale ragionamento giuridico, seppure logicamente valido, sia costituzionalmente discutibile poiché basato su una presunzione legale assoluta. In particolare, il principio di eguaglianza dovrebbe impedire allo Stato di trattare degli individui capaci di prendere decisioni libere e consapevoli come se non lo fossero. Ne consegue che la protezione dei deboli e vulnerabili non sarebbe una ragione idonea a giustificare i reati in questione e che quello di aiuto al suicidio in particolare non avrebbe alcuna giustificazione costituzionale in tutti i casi in cui una persona abbia liberamente e consapevolmente scelto di morire (anche se sana, non sofferente e autonoma).