La raccolta di saggi che costituisce il volume è stata costruita intorno al paradosso apparente di una nazione che nel fondare i suoi miti e i suoi riti si è nutrita di quelle componenti municipali e localistiche che parrebbero essere la sua negazione. Fatta l'Italia, occorreva ancora trovare, per il tramite di una complessa e articolata memoria storica da salvare, un saldo principio identitario e la coscienza di appartenere a una nazione. Collezionando idealmente (ma anche in concreto nei francobolli, nelle cartoline, nei libri di testo per le scuole e nella fondazione di musei) le glorie locali fra lettere e arti nonché i miti dell'epica municipale e medievale, e trasferendone la memorabilità sul profilo della nazione, la cultura coeva e immediatamente posteriore al movimento risorgimentale delinea una parabola, destinata poi a trascorrere dal fervore e dall'enfasi alla successiva e simmetrica negazione di chi, dalla fine dell'Ottocento a oggi, ha denunciato la realtà di un "Risorgimento senza eroi".
L. Quaquarelli, I. Calisti (2008). Municipio, Nazione ed Europa fra l'età di Mazzini e l'età di Carducci. Scrittura ed immagine nella ricognizione della memoria storica come identità. BOLOGNA : I libri di Emil.
Municipio, Nazione ed Europa fra l'età di Mazzini e l'età di Carducci. Scrittura ed immagine nella ricognizione della memoria storica come identità
QUAQUARELLI, LEONARDO;CALISTI, ILARIA
2008
Abstract
La raccolta di saggi che costituisce il volume è stata costruita intorno al paradosso apparente di una nazione che nel fondare i suoi miti e i suoi riti si è nutrita di quelle componenti municipali e localistiche che parrebbero essere la sua negazione. Fatta l'Italia, occorreva ancora trovare, per il tramite di una complessa e articolata memoria storica da salvare, un saldo principio identitario e la coscienza di appartenere a una nazione. Collezionando idealmente (ma anche in concreto nei francobolli, nelle cartoline, nei libri di testo per le scuole e nella fondazione di musei) le glorie locali fra lettere e arti nonché i miti dell'epica municipale e medievale, e trasferendone la memorabilità sul profilo della nazione, la cultura coeva e immediatamente posteriore al movimento risorgimentale delinea una parabola, destinata poi a trascorrere dal fervore e dall'enfasi alla successiva e simmetrica negazione di chi, dalla fine dell'Ottocento a oggi, ha denunciato la realtà di un "Risorgimento senza eroi".I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.