Nel codice virgiliano utilizzato da Tiberio Claudio Donato si leggeva con tutta probabilità "et pectore summo" (Aen. 5.558), lezione testimoniata dal codice Laur. plut. 45.15 (L) e confermata dall’interpretazione di Donato, e non "it pectore summo", come ha stampato invece Georgii nella sua edizione, sulla base del Reg. Lat. 1484 (R).

« Et pectore summo » : Nota !lologica a CLAVD. DON. ad Aen. V 558

Pirovano L.
2019

Abstract

Nel codice virgiliano utilizzato da Tiberio Claudio Donato si leggeva con tutta probabilità "et pectore summo" (Aen. 5.558), lezione testimoniata dal codice Laur. plut. 45.15 (L) e confermata dall’interpretazione di Donato, e non "it pectore summo", come ha stampato invece Georgii nella sua edizione, sulla base del Reg. Lat. 1484 (R).
2019
Pirovano L.
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