Aspetti culturali e identità sfumate nell’età del Bronzo dell’Emilia Romagna

The archaeological markers in the Bronze Age of Emilia Romagna can be seen as a complex cultural dynamic, less clear and linear than in the traditional interpretation of well-defined geographical entities. The analysis of finds from Romagna and eastern Emilia, starting from recent discoveries at Solarolo and from a revaluation of Grotta Nuova ceramics, suggest a different reconstruction of the historical process, where, instead of opposing cultural entities, we can recognize the adoption of different markers changing progressively in different regions. The methodology applied is based on GIS management of spatial data, linked to individual pottery markers entered in a database and viewed in image archive for the construction of dynamic typologies. The proposed conclusion apropos the settlement pattern in the Bronze Age of northern Italy is to recognize, instead of holistic cultures, a dynamic network of communities with tribal ties involved in territorial exploitation.

Il contributo intende mostrare come nella documentazione archeologica dell’Emilia Romagna, vista tradizionalmente come una scansione cronologica di dinamiche di espansione da parte di comunità con caratteristiche proprie ben definite, si possano leggere dinamiche più complesse, meno chiare ed evidenti e soprattutto meno lineari nel percorso storico. Lo studio dei reperti rinvenuti nel recente scavo di Solarolo, via Ordiere (Cattani et alii in questo volume) e la revisione degli indicatori della facies di Grotta Nuova, gruppo del Farneto, Monte Castellaccio, hanno rappresentato l’occasione per verificare una distribuzione, che permette di ipotizzare una diversa interpretazione nelle dinamiche storiche. Proprio nella fase in cui sembrano configurarsi vere e proprie unità culturali omogenee e contrapposte, si preferisce osservare una condivisione sfumata con una progressiva differenziazione degli indicatori della cultura materiale. Momento fondamentale della ricerca è stata la creazione di un archivio dati, formalizzato con un database in Access e collegato ad un Sistema Informativo Geografico, che permette di visualizzare ed analizzare con metodi geostatistici ogni elemento ritenuto significativo. Non esistono culture olistiche distinte e soprattutto per l’età del Bronzo dell’Italia settentrionale caratterizzata da società eterarchiche sembra possa riconoscersi in alternativa una configurazione dinamica di comunità con legami tribali fortemente coinvolte nello sfruttamento territoriale.