La valutazione delle portate in alveo è di fondamentale importanza non solo per i bilanci idrici, ma anche per la validazione dei modelli di trasformazione afflussi deflussi e di propagazione idraulica in alveo fisso e a fondo mobile. I metodi abitualmente in uso per i corsi d’acqua di medie o grandi dimensioni sono basati sull’uso di scale di deflusso di moto permanente, derivate da misure contemporanee di livello e portata. Nella presente memoria si descrive un metodo di stima delle portate basato sulla approssimazione parabolica delle equazioni di de Saint Venant; tale metodologia consente di stimare la portata in transito fra due sezioni fluviali ravvicinate per cui siano disponibili misure simultanee di livello in funzione di un parametro, il coefficiente di scabrezza. La procedura è stata applicata al fiume Arno su due distinti tronchi fluviali, impiegando le misure di livello disponibili per un periodo di 12 anni dal 1992 al 2003 . In termini di scabrezza si è utilizzato un coefficiente variabile in funzione del tirante idrico secondo una legge esponenziale, per tenere conto del rapporto tra scabrezza del fondo e dimensione degli elementi scabri. La procedura ha consentito di riprodurre efficacemente le scale di deflusso per tutti i regimi di portata e di rilevare fenomeni come i cappi di piena e i rigurgiti da valle.
F. Dottori, M.V.L. Martina, E. Todini (2008). Misure di portata in alvei naturali. PERUGIA : Morlacchi.
Misure di portata in alvei naturali
TODINI, EZIO
2008
Abstract
La valutazione delle portate in alveo è di fondamentale importanza non solo per i bilanci idrici, ma anche per la validazione dei modelli di trasformazione afflussi deflussi e di propagazione idraulica in alveo fisso e a fondo mobile. I metodi abitualmente in uso per i corsi d’acqua di medie o grandi dimensioni sono basati sull’uso di scale di deflusso di moto permanente, derivate da misure contemporanee di livello e portata. Nella presente memoria si descrive un metodo di stima delle portate basato sulla approssimazione parabolica delle equazioni di de Saint Venant; tale metodologia consente di stimare la portata in transito fra due sezioni fluviali ravvicinate per cui siano disponibili misure simultanee di livello in funzione di un parametro, il coefficiente di scabrezza. La procedura è stata applicata al fiume Arno su due distinti tronchi fluviali, impiegando le misure di livello disponibili per un periodo di 12 anni dal 1992 al 2003 . In termini di scabrezza si è utilizzato un coefficiente variabile in funzione del tirante idrico secondo una legge esponenziale, per tenere conto del rapporto tra scabrezza del fondo e dimensione degli elementi scabri. La procedura ha consentito di riprodurre efficacemente le scale di deflusso per tutti i regimi di portata e di rilevare fenomeni come i cappi di piena e i rigurgiti da valle.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.