Lo smalto dentale non contenendo cellule non può rigenerarsi biologicamente quindi ogni danneggiamento che subisce è irreversibile. Innovativi nanocristalli biomimetici di idrossiapatite (CHA)e fluorapatite (CFA)sono stati progettati e sintetizzati per ottenere la mineralizzazione superficiale dello smalto danneggiato1. CHA e CFA sintetici mimano i cristalli apatitici del dente per struttura, dimensioni nanometriche, morfologia e la loro composizione chimica riproduce molto fedelmente quella della fase minerale naturale che costituisce smalto e dentina2. CHA e CFA possono penetrare nelle più piccole fratture , screpolature e grazie alle loro caratteristiche biomimetiche si legano chimicamente sulla superficie dell’ apatite naturale di smalto e dentina mineralizzando e riparando i denti3,4. Microscopia elettronica a scansione e trasmissione, diffrazione di raggi X, spettroscopia a fotoemissione di raggi X e analisi spettroscopica all’ infrarosso sono state utilizzate per studiare in vitro ed in vivo la formidabile capacità dei nanocristalli sintetici biomimetici di CHA e CFA di realizzare la mineralizzazione di smalto e dentina3,4. Questo risultato ha un notevole effetto su molte patologie dentali. Il deposito minerale biomimetico che progressivamente riempie le fratture superficiali, copre e protegge la struttura dello smalto contrastando gli attacchi di acidi e batteri mentre coprendo i tuboli della dentina annulla l’ ipersensibilità dentinale.
N. Roveri (2008). La sensibilità dentale: nuovi presidi terapeutici e soluzioni innovative. s.l : s.n.
La sensibilità dentale: nuovi presidi terapeutici e soluzioni innovative
ROVERI, NORBERTO
2008
Abstract
Lo smalto dentale non contenendo cellule non può rigenerarsi biologicamente quindi ogni danneggiamento che subisce è irreversibile. Innovativi nanocristalli biomimetici di idrossiapatite (CHA)e fluorapatite (CFA)sono stati progettati e sintetizzati per ottenere la mineralizzazione superficiale dello smalto danneggiato1. CHA e CFA sintetici mimano i cristalli apatitici del dente per struttura, dimensioni nanometriche, morfologia e la loro composizione chimica riproduce molto fedelmente quella della fase minerale naturale che costituisce smalto e dentina2. CHA e CFA possono penetrare nelle più piccole fratture , screpolature e grazie alle loro caratteristiche biomimetiche si legano chimicamente sulla superficie dell’ apatite naturale di smalto e dentina mineralizzando e riparando i denti3,4. Microscopia elettronica a scansione e trasmissione, diffrazione di raggi X, spettroscopia a fotoemissione di raggi X e analisi spettroscopica all’ infrarosso sono state utilizzate per studiare in vitro ed in vivo la formidabile capacità dei nanocristalli sintetici biomimetici di CHA e CFA di realizzare la mineralizzazione di smalto e dentina3,4. Questo risultato ha un notevole effetto su molte patologie dentali. Il deposito minerale biomimetico che progressivamente riempie le fratture superficiali, copre e protegge la struttura dello smalto contrastando gli attacchi di acidi e batteri mentre coprendo i tuboli della dentina annulla l’ ipersensibilità dentinale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


