Genealogie della logistica. Strade che si intrecciano. Da uno sguardo profondamente storicizzato su fino al presente globale. Nel mezzo una serie di avvenimenti, fatti, persone, sensi. Rimbalzi dall'approccio eminentemente teorico al caso specifico e tangibile. Richiami ai classici e alle nuove generazioni di autori. In questa intervista si discute delle molteplici origini di un elemento chiave per l'interpretazione del capitalismo contemporaneo. Nel 2013 Stefano Harney pubblica con Fred Moten un importante testo intitolato The Undercommons: Fugitive Planning and Black Study (Minor Compositions, 2013), che contiene una serie di capitoli in cui gli autori sviluppano un sostanziale omaggio alla «black radical tradition». È proprio in questo testo che si trovano alcune intuizioni che hanno condotto alla presente intervista. Harney e Moten, infatti, sono in primo luogo tra i pochissimi ad aver fatto fuoriuscire lo studio della logistica dal campo militare. In secondo luogo, essi hanno portato alla luce un fattore che riteniamo davvero centrale per la comprensione della logistica, vale a dire la sua natura di “reazione”. È questo uno degli elementi chiave contenuto nell'intervista. Già in The Undercommons, Harney sottolineava come la logistica «was founded in the Atlantic slave trade, founded against the Atlantic slave» (p. 92). Allo stesso modo, nel testo si potranno leggere altri passaggi in cui viene presentata la medesima prospettiva, capace di mettere in discussione la stessa definizione di “rivoluzione logistica” degli anni cinquanta e sessanta. Insomma, Harney rappresenta una voce tanto importante quanto originale all’interno dei critical logistical studies. È forse l'unico che ha cercato di approfondire in modo inedito una prospettiva storica che non si limiti a uno sguardo sull'ultimo mezzo secolo.
Cuppini, N., Frapporti, M. (2018). Logistics Genealogies. SOCIAL TEXT, 36(3), 95-110 [10.1215/01642472-6917802].
Logistics Genealogies
Cuppini, Niccolò
;Frapporti, Mattia
2018
Abstract
Genealogie della logistica. Strade che si intrecciano. Da uno sguardo profondamente storicizzato su fino al presente globale. Nel mezzo una serie di avvenimenti, fatti, persone, sensi. Rimbalzi dall'approccio eminentemente teorico al caso specifico e tangibile. Richiami ai classici e alle nuove generazioni di autori. In questa intervista si discute delle molteplici origini di un elemento chiave per l'interpretazione del capitalismo contemporaneo. Nel 2013 Stefano Harney pubblica con Fred Moten un importante testo intitolato The Undercommons: Fugitive Planning and Black Study (Minor Compositions, 2013), che contiene una serie di capitoli in cui gli autori sviluppano un sostanziale omaggio alla «black radical tradition». È proprio in questo testo che si trovano alcune intuizioni che hanno condotto alla presente intervista. Harney e Moten, infatti, sono in primo luogo tra i pochissimi ad aver fatto fuoriuscire lo studio della logistica dal campo militare. In secondo luogo, essi hanno portato alla luce un fattore che riteniamo davvero centrale per la comprensione della logistica, vale a dire la sua natura di “reazione”. È questo uno degli elementi chiave contenuto nell'intervista. Già in The Undercommons, Harney sottolineava come la logistica «was founded in the Atlantic slave trade, founded against the Atlantic slave» (p. 92). Allo stesso modo, nel testo si potranno leggere altri passaggi in cui viene presentata la medesima prospettiva, capace di mettere in discussione la stessa definizione di “rivoluzione logistica” degli anni cinquanta e sessanta. Insomma, Harney rappresenta una voce tanto importante quanto originale all’interno dei critical logistical studies. È forse l'unico che ha cercato di approfondire in modo inedito una prospettiva storica che non si limiti a uno sguardo sull'ultimo mezzo secolo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.