Il contributo intende rimediare alla mancanza di ricerche sulla ricezione delle opere di Lucio Anneo Seneca negli scritti di Niccolò Machiavelli, lacuna rimarcata dall’assenza della voce “Seneca” nell’Enciclopedia machiavelliana. In primo luogo, si evidenzia come l’autore fiorentino sembri rievocare la teoria dell’ekpyrosis idrica di Naturales Quaestiones III, 27-30 in Discorsi II 5 assieme ad altre fonti classiche. Pur tenendo in considerazione la posizione di G. Sasso (De aeternitate mundi («Discorsi», II 5), in G. Sasso, Machiavelli e gli antichi e altri saggi, I, Milano-Napoli, Ricciardi, pp. 165-376), restio ad ammettere l’influenza di Seneca sul brano machiavelliano, sono poste in evidenza le analogie formali, retoriche e concettuali tra i passi in questione. Per avvalorare l’ipotesi che Machiavelli conoscesse il trattato scientifico del cordovese, sono poi delineate le dinamiche della circolazione manoscritta e a stampa dell’opera in ambienti prossimi all’autore fiorentino. L’indagine si sofferma quindi sulla presenza di echi al libro III delle Naturales Quaestiones in scritti quasi di certo noti a Machiavelli, come i Fiori e vita di filosafi e d’altri savi e d’imperadori e le opere di Dante Alighieri, Meister Eckhart, Luca Mannelli, Francesco Petrarca, Giovannni Boccaccio, Benvenuto da Imola, Matteo dell’Aquila, Niccolò Perotti, Angelo Poliziano, Leonardo da Vinci. Giungendo al XV secolo, si individua una concreta occasione di lettura del trattato senecano nella pubblicazione dell'opera a Firenze presso Giunta nel 1513, anno nel quale Machiavelli già frequentava gli umanisti degli Orti Oricellari, sempre interessati alle novità culturali. Nell’intento di restituire un ritratto di Machiavelli lettore di Seneca più esaustivo, si è infine conferito rilievo ad alcune consonanze di pensiero tra il cordovese e lo scrittore fiorentino, ravvisando parallelismi tra alcuni passi dei Dialogi e certi luoghi dei Discorsi e del Principe.

Sara Fazion (2019). Machiavelli lettore di Seneca?. ARCHIVUM MENTIS, 8, 103-124.

Machiavelli lettore di Seneca?

Sara Fazion
2019

Abstract

Il contributo intende rimediare alla mancanza di ricerche sulla ricezione delle opere di Lucio Anneo Seneca negli scritti di Niccolò Machiavelli, lacuna rimarcata dall’assenza della voce “Seneca” nell’Enciclopedia machiavelliana. In primo luogo, si evidenzia come l’autore fiorentino sembri rievocare la teoria dell’ekpyrosis idrica di Naturales Quaestiones III, 27-30 in Discorsi II 5 assieme ad altre fonti classiche. Pur tenendo in considerazione la posizione di G. Sasso (De aeternitate mundi («Discorsi», II 5), in G. Sasso, Machiavelli e gli antichi e altri saggi, I, Milano-Napoli, Ricciardi, pp. 165-376), restio ad ammettere l’influenza di Seneca sul brano machiavelliano, sono poste in evidenza le analogie formali, retoriche e concettuali tra i passi in questione. Per avvalorare l’ipotesi che Machiavelli conoscesse il trattato scientifico del cordovese, sono poi delineate le dinamiche della circolazione manoscritta e a stampa dell’opera in ambienti prossimi all’autore fiorentino. L’indagine si sofferma quindi sulla presenza di echi al libro III delle Naturales Quaestiones in scritti quasi di certo noti a Machiavelli, come i Fiori e vita di filosafi e d’altri savi e d’imperadori e le opere di Dante Alighieri, Meister Eckhart, Luca Mannelli, Francesco Petrarca, Giovannni Boccaccio, Benvenuto da Imola, Matteo dell’Aquila, Niccolò Perotti, Angelo Poliziano, Leonardo da Vinci. Giungendo al XV secolo, si individua una concreta occasione di lettura del trattato senecano nella pubblicazione dell'opera a Firenze presso Giunta nel 1513, anno nel quale Machiavelli già frequentava gli umanisti degli Orti Oricellari, sempre interessati alle novità culturali. Nell’intento di restituire un ritratto di Machiavelli lettore di Seneca più esaustivo, si è infine conferito rilievo ad alcune consonanze di pensiero tra il cordovese e lo scrittore fiorentino, ravvisando parallelismi tra alcuni passi dei Dialogi e certi luoghi dei Discorsi e del Principe.
2019
Sara Fazion (2019). Machiavelli lettore di Seneca?. ARCHIVUM MENTIS, 8, 103-124.
Sara Fazion
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