La civic integration è proposta come una nuova visione dei processi di inclusione dei migranti. Anche se sembra richiamarsi a un immaginario incentrato sui princìpi costituzionali, in realtà «l’integrazione civica» agisce come un dispositivo di disciplinamento «morale». Una visione che, a livello culturale, mira a produrre un certo grado di «assimilazione» rispetto ai presunti «valori» fondativi della comunità «ospitante». La presenza dei migranti nello spazio nazionale è dunque utile, e quindi gradita, a determinate condizioni, e deve essere modulata sulla base delle esigenze della componente «autoctona» della popolazione.

Introduzione

E. Gargiulo
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2018

Abstract

La civic integration è proposta come una nuova visione dei processi di inclusione dei migranti. Anche se sembra richiamarsi a un immaginario incentrato sui princìpi costituzionali, in realtà «l’integrazione civica» agisce come un dispositivo di disciplinamento «morale». Una visione che, a livello culturale, mira a produrre un certo grado di «assimilazione» rispetto ai presunti «valori» fondativi della comunità «ospitante». La presenza dei migranti nello spazio nazionale è dunque utile, e quindi gradita, a determinate condizioni, e deve essere modulata sulla base delle esigenze della componente «autoctona» della popolazione.
2018
I confini dell’inclusione. La civic integration tra selezione e disciplinamento dei corpi migranti
15
20
V. Carbone; E. Gargiulo; M. Russo Spena
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