L'articolo analizza la scrittura della storia come territorio controverso e accidentato dopo la dichiarazione postmoderna della "fine della storia" e quella congiunta della "fine delle grandi narrazioni" e si incentra sul venir meno nel romanzo contemporaneo di una chiara distinzione tra fatto e finzione, distinzione invece ancora ovvia per il lettore dei romanzi storici ottocenteschi. A partire dalle opposte tesi di Hayden Withe e Carlo Ginzburg viene ricostrutio anche il dibattito tra gli storici e viene sostenuta la progressiva perdita di autorevolezza della storiografia come disciplina. Lo spazio aperto da questa crisi tende ad essere occupato da altre forme di narrazione della storia, quella romanzesca, quella cinematografica etc. che tuttavia pongono in modo rilevante il problema della commistione tra storia e finzione nel racconto. Fact-fiction, docu-drama, romanzo storico-poliziesco, sono alcune delle forme che oggi assume la riappropriazione del passato da parte della letteratura, che entra in certo modo in competizione con la scrittura storiografica. Alla radice di queste nuove modaltà di appropriazione, riscrittura reinterpretazione del passato si pone la cosidetta "svolta linguistica" e la perdita di fiduzia nella possibilità di una ricostruzione scientifica dei fatti, che invece fondava la storiografia positivista.
Giuliana Benvenuti (2009). A proposito del dibattito sulla narrazione della storia. INTERSEZIONI, 1/2009, 131-150.
A proposito del dibattito sulla narrazione della storia
BENVENUTI, GIULIANA
2009
Abstract
L'articolo analizza la scrittura della storia come territorio controverso e accidentato dopo la dichiarazione postmoderna della "fine della storia" e quella congiunta della "fine delle grandi narrazioni" e si incentra sul venir meno nel romanzo contemporaneo di una chiara distinzione tra fatto e finzione, distinzione invece ancora ovvia per il lettore dei romanzi storici ottocenteschi. A partire dalle opposte tesi di Hayden Withe e Carlo Ginzburg viene ricostrutio anche il dibattito tra gli storici e viene sostenuta la progressiva perdita di autorevolezza della storiografia come disciplina. Lo spazio aperto da questa crisi tende ad essere occupato da altre forme di narrazione della storia, quella romanzesca, quella cinematografica etc. che tuttavia pongono in modo rilevante il problema della commistione tra storia e finzione nel racconto. Fact-fiction, docu-drama, romanzo storico-poliziesco, sono alcune delle forme che oggi assume la riappropriazione del passato da parte della letteratura, che entra in certo modo in competizione con la scrittura storiografica. Alla radice di queste nuove modaltà di appropriazione, riscrittura reinterpretazione del passato si pone la cosidetta "svolta linguistica" e la perdita di fiduzia nella possibilità di una ricostruzione scientifica dei fatti, che invece fondava la storiografia positivista.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.