The goal of this paper is to highlight how the continuing transformation of tactile interaction on “touch-sensitive surfaces” is leading to a new idea of interface. The author advances the idea that the gestures and pat- terns of interaction commonly used on mobile devices and touch screens could work well, from a design perspective, even when the surface is not necessarily an element de- signed to display images. In this context, the surface could become a network of interactive elements that serve as a physical envelope with the capacity to exchange information by virtue of their intrinsic material properties.
L’obiettivo di questo contributo è quello di evidenziare come la trasformazione in atto nelle modalità di interazione tattile con gli oggetti coinvolga le “superfici sensibili” inducendo a un ripensamento dell’interfaccia. Una prima valutazione delle sperimentazioni in atto nella ricostruzione dell’esperienza tattile sulle superfici verrà condotta grazie all’analisi di alcuni casi studio, ricerche nelle quali i materiali tradizionali, uniti alle nuove tecnologie, acquisiscono comportamenti originali e nuove forme di interazione. Si intende dimostrare che i codici di interazione e i gesti utilizzati comunemente nei dispositivi mobile e negli schermi touch siano usabili, dal punto di vista progettuale, anche in contesti in cui la superficie dell’oggetto non è obbligatoriamente un elemento atto a trasmettere immagini. La superficie si configura così, a tutti gli effetti, come una rete di elementi di interazione che definiscono la fisicità di un involucro in grado di scambiare informazioni attraverso la sue intrinseche caratteristiche materiche.
Zannoni, M. (2016). Un approccio materico all’interazione tattile per il design delle interfacce. MD JOURNAL, 1, 92-105.
Un approccio materico all’interazione tattile per il design delle interfacce
Zannoni M
2016
Abstract
The goal of this paper is to highlight how the continuing transformation of tactile interaction on “touch-sensitive surfaces” is leading to a new idea of interface. The author advances the idea that the gestures and pat- terns of interaction commonly used on mobile devices and touch screens could work well, from a design perspective, even when the surface is not necessarily an element de- signed to display images. In this context, the surface could become a network of interactive elements that serve as a physical envelope with the capacity to exchange information by virtue of their intrinsic material properties.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.