Distaccarsi dall’ottica del radicamento alla “madre terra” e volgersi verso le nuove culture e produzioni artistiche che si sviluppano in un ambiente misto, focalizzarsi non sul punto di partenza né su quello di arrivo ma solo sul movimento. È questo il nuovo orizzonte in cui si muovono molti studi recenti, dall’antropologia alla teoria letteraria, interpretando il viaggio come uno degli aspetti più ineludibili dell’esperienza umana. Concepire in modo nuovo l’idea di cultura e i rapporti tra società – è proprio questo il punto di partenza dello studio di James Clifford sulle travelling cultures – porta a interpretare i prodotti artistici stessi come fenomeni in perenne movimento. Questo studio si concentrerà sulla letteratura della migrazione in lingua italiana come specchio della società in viaggio: la sua forma ibrida, di confine, a metà tra la nazione e il mondo - per dirla con David Damrosch – è memore delle sue radici e aperta alle nuove lingue e culture. Questa nuova produzione artistica, nomade e borderline, rende possibili incontri e ridefinizioni concettuali che danno vita a un rinnovamento culturale, letterario e linguistico in sintonia con la movimentata era contemporanea. Gëzim Hajdari - autore albanese che scrive le sue opere in lingua italiana - è in questo senso un vero “poeta contemporaneo”. Con la sua ultima raccolta di poesie Delta del tuo fiume, Hajdari trasforma il suo esilio in diario di viaggio. Un viaggio epico, attraverso territori e lingue, canti tradizionali e nuove “patrie”, che spinge lo studioso a chiedersi: il viaggio è il futuro della letteratura?

Culture in viaggio. I nuovi confini nella letteratura della migrazione in lingua italiana

Giulia Molinarolo
Primo
2017

Abstract

Distaccarsi dall’ottica del radicamento alla “madre terra” e volgersi verso le nuove culture e produzioni artistiche che si sviluppano in un ambiente misto, focalizzarsi non sul punto di partenza né su quello di arrivo ma solo sul movimento. È questo il nuovo orizzonte in cui si muovono molti studi recenti, dall’antropologia alla teoria letteraria, interpretando il viaggio come uno degli aspetti più ineludibili dell’esperienza umana. Concepire in modo nuovo l’idea di cultura e i rapporti tra società – è proprio questo il punto di partenza dello studio di James Clifford sulle travelling cultures – porta a interpretare i prodotti artistici stessi come fenomeni in perenne movimento. Questo studio si concentrerà sulla letteratura della migrazione in lingua italiana come specchio della società in viaggio: la sua forma ibrida, di confine, a metà tra la nazione e il mondo - per dirla con David Damrosch – è memore delle sue radici e aperta alle nuove lingue e culture. Questa nuova produzione artistica, nomade e borderline, rende possibili incontri e ridefinizioni concettuali che danno vita a un rinnovamento culturale, letterario e linguistico in sintonia con la movimentata era contemporanea. Gëzim Hajdari - autore albanese che scrive le sue opere in lingua italiana - è in questo senso un vero “poeta contemporaneo”. Con la sua ultima raccolta di poesie Delta del tuo fiume, Hajdari trasforma il suo esilio in diario di viaggio. Un viaggio epico, attraverso territori e lingue, canti tradizionali e nuove “patrie”, che spinge lo studioso a chiedersi: il viaggio è il futuro della letteratura?
2017
Giulia Molinarolo
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