Nel cinquecentenario della nascita di Giovan Battista Belluzzi, la Fondazione San Marino ha pubblicato, in due eleganti volumi riccamente illustrati dall’editore fiorentino Leo S.Olschki, la pluriennale ricerca sull’opera e la vita del Sanmarino condotta da Daniela Lamberini, docente di restauro architettonico presso la Facoltà di Architettura di Firenze. Giovan Battista Belluzzi, nasce nella Repubblica di San Marino il 27 settembre 1506 e muore a San Polo in Chianti il 22 marzo 1554 per le ferite riportate combattendo alla guerra di Siena. A questo ingegnere, soldato e trattatista del secolo di ferro, soprannominato “Il Sanmarino”, avevano dedicato pagine importanti, già nella seconda metà dell’Ottocento, il generale Mariano d’Ayala e l’architetto Cesare Promis, storici dell’architettura militare. L'opera di Daniela Lamberini, recensita nella rivista, travalica la semplice monografia e fornisce un quadro storico generale sui postulati teorici, sulle scelte stilistiche e sulla prassi costruttiva dell’architettura militare italiana della prima metà del Cinquecento. In altre parole, su quanto di meglio e moderno l’Italia rinascimentale poteva offrire all’Europa del secolo XVI.
A.Ugolini (2008). Giovan Battista Belluzzi, architetto militare e trattatista. CASTELLA MARCHIAE, 8/9 2008, 203-206.
Giovan Battista Belluzzi, architetto militare e trattatista.
UGOLINI, ANDREA
2008
Abstract
Nel cinquecentenario della nascita di Giovan Battista Belluzzi, la Fondazione San Marino ha pubblicato, in due eleganti volumi riccamente illustrati dall’editore fiorentino Leo S.Olschki, la pluriennale ricerca sull’opera e la vita del Sanmarino condotta da Daniela Lamberini, docente di restauro architettonico presso la Facoltà di Architettura di Firenze. Giovan Battista Belluzzi, nasce nella Repubblica di San Marino il 27 settembre 1506 e muore a San Polo in Chianti il 22 marzo 1554 per le ferite riportate combattendo alla guerra di Siena. A questo ingegnere, soldato e trattatista del secolo di ferro, soprannominato “Il Sanmarino”, avevano dedicato pagine importanti, già nella seconda metà dell’Ottocento, il generale Mariano d’Ayala e l’architetto Cesare Promis, storici dell’architettura militare. L'opera di Daniela Lamberini, recensita nella rivista, travalica la semplice monografia e fornisce un quadro storico generale sui postulati teorici, sulle scelte stilistiche e sulla prassi costruttiva dell’architettura militare italiana della prima metà del Cinquecento. In altre parole, su quanto di meglio e moderno l’Italia rinascimentale poteva offrire all’Europa del secolo XVI.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.