Ogni anno nel mondo circa un terzo dell’intera produzione alimentare destinata all’alimentazione umana finisce per essere in qualche modo perduta e/o sprecata. Si tratta di un problema dalle fondamentali ricadute economiche, ambientali e, chiaramente, etico-sociali. Quest’ultima dimensione, in particolare, non riguarda più soltanto o prevalentemente le disparità tra Paesi ricchi e Paesi in via di sviluppo, bensì, sempre più, si tratta di un tema interno alle stesse società sviluppate. In Italia, ad esempio, (come in altri Paesi dell’Europa centro-meridionale), la recente crisi economica ha acuito le diseguaglianze e il rischio di esclusione sociale, tanto da porre in maniera crescente il "paradosso della scarsità nell'abbondanza". A partire dal concetto di "cultura dello scarto" - che tiene assieme spreco e marginalità sociale - il presente contributo intende prendere in esame i modelli innovativi volti a ridurre lo spreco alimentare favorendo, al contempo, l'inclusione sociale. In particolare, verranno messi a confronto i sistemi che qui vengono definiti "integrati" e quelli "alternativi", cercando di mettere in rilievo potenzialità e possibili limiti di entrambi.
Stefano Spillare (2019). Contro la cultura dello scarto. Spreco alimentare e inclusione sociale: modelli a confronto. Messina, Roma, Madrid : Corisco.
Contro la cultura dello scarto. Spreco alimentare e inclusione sociale: modelli a confronto
Stefano Spillare
2019
Abstract
Ogni anno nel mondo circa un terzo dell’intera produzione alimentare destinata all’alimentazione umana finisce per essere in qualche modo perduta e/o sprecata. Si tratta di un problema dalle fondamentali ricadute economiche, ambientali e, chiaramente, etico-sociali. Quest’ultima dimensione, in particolare, non riguarda più soltanto o prevalentemente le disparità tra Paesi ricchi e Paesi in via di sviluppo, bensì, sempre più, si tratta di un tema interno alle stesse società sviluppate. In Italia, ad esempio, (come in altri Paesi dell’Europa centro-meridionale), la recente crisi economica ha acuito le diseguaglianze e il rischio di esclusione sociale, tanto da porre in maniera crescente il "paradosso della scarsità nell'abbondanza". A partire dal concetto di "cultura dello scarto" - che tiene assieme spreco e marginalità sociale - il presente contributo intende prendere in esame i modelli innovativi volti a ridurre lo spreco alimentare favorendo, al contempo, l'inclusione sociale. In particolare, verranno messi a confronto i sistemi che qui vengono definiti "integrati" e quelli "alternativi", cercando di mettere in rilievo potenzialità e possibili limiti di entrambi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.