Autonomia statutaria e parità di trattamento tra soci: il caso dei limiti al possesso di quote sociali differenziati per categorie di soci (nota a Trib. Venezia, 8 agosto 2005)

L'Autore commenta una sentenza del Tribunale di Venezia con cui è stata dichiarata: (i) la legittimità della deliberazione assembleare di una società consortile di diritto speciale, con capitale misto pubblico e privato, che limita al 20% il possesso di capitale sociale da parte di enti pubblici, al 10% il possesso di capitale sociale da parte di associazioni di categoria e allo 0,3% il possesso di capitale sociale da parte di ogni altro soggetto; (ii) l'illegittimità della deliberazione assembleare con cui tale società impone ai soci titolari di quote eccedenti il limite l'obbligo di cedere la partecipazione eccedente, salva la legittimazione della società di negare l'esercizio dei diritti sociali, ed in particolare l'esercizio del diritto di voto, relativamente alla percentuale della quota eccedente il limite.