J. Ruskin’s and H. Muthesius’s theoretical acknowledgement has recently been investigated within the phenomenology of Architektureform and Werkbund. The dynamics of the diffusion of Ruskin’s thought in the Hanseatic artistic environments were less examined. The artistic colony of Künstlerkolonie Worpswede near Bremen, founded by O. Modersohn and P. Becker, was based on the model of the Ėcole de Barbizon (1830-1870). In this particular cultural climate, J. H. Voegeler’s developed his work (1872-1942) together with many architects and intellectuals - primarily the poet R. M. Rilke. He fully embodied the reformist spirit of the founding members witnessing the mature phase and decline of the historicist-eclectic culture. He contributed to the international scene by working as a painter, skilled artisan, illustrator and architect. In architecture, his plastic-formal research reached the synthesis between Neo-Biedermeier and the recovery of local building traditions.

La ricezione teorica di John Ruskin - in ambito tedesco e nell’opera critica e progettuale di Hermann Muthesius - sono state recentemente messe da luce in numerosi e pregevoli studi, che ne hanno indagato riflessi e conseguenze nella fenomenologia dell’Architektureform e del Werkbund. Meno indagate risultano, invece, le vicende che accompagnano la diffusione del pensiero ruskiniano negli ambienti artistici anseatici, tradizionalmente aperti all’influenza culturale anglosassone e francese. In tale prospettiva si collocano la realtà di Brema e gli eventi artistici ascritti alla colonia artistica di Worpswede (Künstlerkolonie Worpswede), su iniziativa di Otto Modersohn e Paula Becker, che dal 1899 avevano dato vita ad una comunità seguendo l’esempio della scuola francese di Barbizon (1830-1870). In questa particolare temperie culturale – espressa dalla Bremer Reformarchitektur - si pone la figura e l’opera di J. Heinrich Voegeler (1872-1942), che con numerosi architetti ed intellettuali – in primis il poeta R. M. Rilke - incarnava pienamente lo spirito riformista dei membri fondatori. Testimone della fase matura - e del declino - della cultura storicistico-eclettica, Vogeler è testimone originale del pensiero ruskiniano e morrisiano, elaborato ed aggiornate sulle più avanzate esperienze del panorama internazionale. Come pittore e abilissimo artigiano, illustratore e architetto, Vogeler mira all'estetizzazione della vita modellata sull’esperienza creativa: in tal senso anche l’utopia riformista sociale e l’impegno pacifista negli anni successivi alla prima Guerra Mondiale, assumeranno crescente rilievo nella vita e attività di V., sino alla decisione di emigrare in Unione Sovietica (1926-1940). In architettura, la ricerca plastica e formale di V. supera la dimensione stilistica dello Jugendstil per approdare alla sintesi tra Neo-Biedermeier e recupero delle tradizioni costruttive locali. Oltre alla casa studio Barkenhoff, (oggi: J. H.-Vogeler-Museum) l’artista realizzava in Worpswede due edifici residenziali, un ristorante, due case per lavoratori e la stazione ferroviaria. La sua parabola esistenziale ne testimonia lo strenuo impegno come sostenitore del modernismo antieclettico e teorico dello Jugendstil.

Andreina Milan (2019). J. Heinrich Vogeler e la Colonia artistica di Worpswede (1899-1920) | Reformarchitektur tra design e innovazione sociale. RESTAURO ARCHEOLOGICO, 2 - Special Issue: "Memories on John Ruskin. Unto this last"., 262-267.

J. Heinrich Vogeler e la Colonia artistica di Worpswede (1899-1920) | Reformarchitektur tra design e innovazione sociale

Andreina Milan
Writing – Original Draft Preparation
2019

Abstract

J. Ruskin’s and H. Muthesius’s theoretical acknowledgement has recently been investigated within the phenomenology of Architektureform and Werkbund. The dynamics of the diffusion of Ruskin’s thought in the Hanseatic artistic environments were less examined. The artistic colony of Künstlerkolonie Worpswede near Bremen, founded by O. Modersohn and P. Becker, was based on the model of the Ėcole de Barbizon (1830-1870). In this particular cultural climate, J. H. Voegeler’s developed his work (1872-1942) together with many architects and intellectuals - primarily the poet R. M. Rilke. He fully embodied the reformist spirit of the founding members witnessing the mature phase and decline of the historicist-eclectic culture. He contributed to the international scene by working as a painter, skilled artisan, illustrator and architect. In architecture, his plastic-formal research reached the synthesis between Neo-Biedermeier and the recovery of local building traditions.
2019
Andreina Milan (2019). J. Heinrich Vogeler e la Colonia artistica di Worpswede (1899-1920) | Reformarchitektur tra design e innovazione sociale. RESTAURO ARCHEOLOGICO, 2 - Special Issue: "Memories on John Ruskin. Unto this last"., 262-267.
Andreina Milan
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