Nella protezione della salute è ormai scientificamente riconosciuto il ruolo fondamentale svolto dall'alimentazione. Tra i vari meccanismi con cui i componenti della dieta possono influire positivamente sullo stato di salute, significativa è la modulazione del bilancio ossidanti/antiossidanti nell'organismo. Lo sbilanciamento tra la produzione di ossidanti e la capacità antiossidante dell'organismo può portare ad una condizione di stress ossidativo. Quest'ultimo appare connesso all'eziopatogenesi di malattie quali l'aterosclerosi, il cancro e la demenza senile. Recenti studi hanno concorso alla valorizzazione e alla qualificazione nutrizionale di alcuni alimenti come i frutti altamente pigmentati (arance, ciliegie, fragole) o le mele che sulla base di un'elevata presenza di antiossidanti possono configurarsi come vere e proprie "strategie anticancro". Inoltre, recenti studi nutrizionali comparativi di frutta pigmentata da produzione biologica e convenzionale hanno evidenziato differenze nel contenuto di fitocomponenti ad azione antiossidante, quali ad esempio il maggiore contenuto di polifenoli totali. In questo contesto, si è quindi cercato di sviluppare un approccio integrato di test in vitro per la valutazione comparativa di indici di bioattività, quali l'attività antiossidante e antiproliferativa di fragole, provenienti da produzione biodinamica e convenzionale. In particolare la valutazione, condotta su fragole fresche al momento della raccolta, impiegando modelli cellulari rappresentativi dell'epitelio intestinale umano, si è basata su indici di qualità complessivi del frutto nel suo insieme, in questo caso appunto le proprietà citoprotettive.
TAROZZI A., F. FRANCO, L. D'EVOLI, F. MORRONI, G. CANTELLI FORTI, G. LOMBARDI-BOCCIA, et al. (2008). Bioattività di fragole (Fragaria ananassa) da coltivazione biodinamica e convenzionale.. ROMA : Università di Roma La Sapienza.
Bioattività di fragole (Fragaria ananassa) da coltivazione biodinamica e convenzionale.
TAROZZI, ANDREA;MORRONI, FABIANA;CANTELLI FORTI, GIORGIO;HRELIA, PATRIZIA
2008
Abstract
Nella protezione della salute è ormai scientificamente riconosciuto il ruolo fondamentale svolto dall'alimentazione. Tra i vari meccanismi con cui i componenti della dieta possono influire positivamente sullo stato di salute, significativa è la modulazione del bilancio ossidanti/antiossidanti nell'organismo. Lo sbilanciamento tra la produzione di ossidanti e la capacità antiossidante dell'organismo può portare ad una condizione di stress ossidativo. Quest'ultimo appare connesso all'eziopatogenesi di malattie quali l'aterosclerosi, il cancro e la demenza senile. Recenti studi hanno concorso alla valorizzazione e alla qualificazione nutrizionale di alcuni alimenti come i frutti altamente pigmentati (arance, ciliegie, fragole) o le mele che sulla base di un'elevata presenza di antiossidanti possono configurarsi come vere e proprie "strategie anticancro". Inoltre, recenti studi nutrizionali comparativi di frutta pigmentata da produzione biologica e convenzionale hanno evidenziato differenze nel contenuto di fitocomponenti ad azione antiossidante, quali ad esempio il maggiore contenuto di polifenoli totali. In questo contesto, si è quindi cercato di sviluppare un approccio integrato di test in vitro per la valutazione comparativa di indici di bioattività, quali l'attività antiossidante e antiproliferativa di fragole, provenienti da produzione biodinamica e convenzionale. In particolare la valutazione, condotta su fragole fresche al momento della raccolta, impiegando modelli cellulari rappresentativi dell'epitelio intestinale umano, si è basata su indici di qualità complessivi del frutto nel suo insieme, in questo caso appunto le proprietà citoprotettive.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.