Ricerche etnofilologiche recenti hanno mostrato che la tradizione epica del medioevo romanzo deve essere interpretata nella sua continuità millenaria con narrazioni diffusesi oralmente a partire dall’epoca preistorica. In particolare, è possibile postulare l’esistenza di un ciclo eroico in lingua celtica incentrato sulla figura leggendaria di un eroe che manteneva caratteristiche arcaiche e demiurgiche legate a una figura totemica di corvide. Dopo aver riassunto i principali argomenti (stilistici e strutturali) che portano a questa interpretazione, questo articolo si sofferma su due versi del "Cantar de mio Cid" in cui è presente l’immagine di due corvi che marcano territorialmente l’inizio e la fine di un viaggio, per suggerire un’interpretazione stratigrafica di lunga durata della figura dell’eroe.
Benozzo, F. (2019). Una nota su Brân e il Cid Campeador: nuove tracce di una continuità epico-narrativa celtoromanza. MEDIOEVO EUROPEO, 3, 7-23.
Una nota su Brân e il Cid Campeador: nuove tracce di una continuità epico-narrativa celtoromanza
Benozzo, F.
2019
Abstract
Ricerche etnofilologiche recenti hanno mostrato che la tradizione epica del medioevo romanzo deve essere interpretata nella sua continuità millenaria con narrazioni diffusesi oralmente a partire dall’epoca preistorica. In particolare, è possibile postulare l’esistenza di un ciclo eroico in lingua celtica incentrato sulla figura leggendaria di un eroe che manteneva caratteristiche arcaiche e demiurgiche legate a una figura totemica di corvide. Dopo aver riassunto i principali argomenti (stilistici e strutturali) che portano a questa interpretazione, questo articolo si sofferma su due versi del "Cantar de mio Cid" in cui è presente l’immagine di due corvi che marcano territorialmente l’inizio e la fine di un viaggio, per suggerire un’interpretazione stratigrafica di lunga durata della figura dell’eroe.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.