In Italia ed in Europa, particolarmente nei paesi che si affacciano sul Mediterraneo, sono presenti su varie drupacee coltivate e spontanee diverse sindromi causate dal fitoplasma del giallume europeo delle drupacee; alcune di queste come l’accartocciamento fogliare clorotico dell’albicocco e la leptonecrosi del susino sono note da tempo ed ampiamente diffuse, mentre su altre specie, come il pesco, la gravità appare minore, anche negli ultimi anni si è assistito ad un preoccupante aumento della malattia negli impianti peschicoli del Italia Settentrionale. Altre specie come il susino europeo sono invece tolleranti, anche talvolta alcune cultivar possono evidenziare sintomi lievi. Il patogeno viene trasmesso dalla psilla delle drupacee, Cacopsylla pruni (Scopoli). Si prendono in considerazione le principali sindromi causate dal fitoplasma del giallume europeo delle drupacee nel nostro Paese, indicando anche il comportamento di varietà e portinnesti nei confronti della malattia. Viene inoltre dedicata una particolare attenzione alle modalità di trasmissione, ai metodi diagnostici e alle possibili forme di contenimento della malattia: molto importante risulta la scelta del materiale vivaistico per la costituzione di impianti sani, mentre permangono ancora dubbi circa la capacità di limitare la diffusione della malattia con la difesa insetticida in presenza di popolazioni ridotte del vettore.
Poggi Pollini C., Giunchedi L. (2008). Il giallume europeo delle drupacee.. FIRENZE : Società editrice fiorentina.
Il giallume europeo delle drupacee.
POGGI POLLINI, CARLO;GIUNCHEDI, LUCIANO
2008
Abstract
In Italia ed in Europa, particolarmente nei paesi che si affacciano sul Mediterraneo, sono presenti su varie drupacee coltivate e spontanee diverse sindromi causate dal fitoplasma del giallume europeo delle drupacee; alcune di queste come l’accartocciamento fogliare clorotico dell’albicocco e la leptonecrosi del susino sono note da tempo ed ampiamente diffuse, mentre su altre specie, come il pesco, la gravità appare minore, anche negli ultimi anni si è assistito ad un preoccupante aumento della malattia negli impianti peschicoli del Italia Settentrionale. Altre specie come il susino europeo sono invece tolleranti, anche talvolta alcune cultivar possono evidenziare sintomi lievi. Il patogeno viene trasmesso dalla psilla delle drupacee, Cacopsylla pruni (Scopoli). Si prendono in considerazione le principali sindromi causate dal fitoplasma del giallume europeo delle drupacee nel nostro Paese, indicando anche il comportamento di varietà e portinnesti nei confronti della malattia. Viene inoltre dedicata una particolare attenzione alle modalità di trasmissione, ai metodi diagnostici e alle possibili forme di contenimento della malattia: molto importante risulta la scelta del materiale vivaistico per la costituzione di impianti sani, mentre permangono ancora dubbi circa la capacità di limitare la diffusione della malattia con la difesa insetticida in presenza di popolazioni ridotte del vettore.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.