Il contributo ha l'obiettivo di mostrare, attraverso l'analisi critica di due casi clinici, una nuova tecnica chirurgica per il trattamento dei difetti infraossei parodontali; tecnica innovativa in quanto unisce e sovrappone le caratteristiche della chirurgia ricostruttiva a quella muco-gengivale. Le peculiarità del lembo singolo posizionato coronalmente (CP-SFA) sono quelle di poter scollare un lembo da un solo versante e di utilizzare un ancoraggio coronale stabile grazie alle papille disepitelizzate. I vantaggi derivanti da questa tecnica chirurgica sono il miglioramento dell'estetica parodontale, grazie alla limitazione della contrazione post-chirurgica, e un minor disagio postoperatorio da parte del paziente, grazie alla riduzione dell'area chirurgica. Questo tecnicismo può essere utilizzato quando l'estensione del o dei difetti infraossei sia confinata su di un unico versante, quando è presente un'area interprossimale integra adiacente a ogni difetto e quando la visibilità permette un'adeguata detersione del difetto e della superficie radicolare interessata. Nonostante gli ottimi esiti preliminari qui illustrati solamente un'ulteriore e rigorosa analisi scientifica potrà validare la tecnica proposta.
Checchi, L., Montevecchi, M., Checchi, V., Laino, G. (2008). Lembo singolo posizionato coronalmente in chirurgia parodontale ricostruttiva. DENTAL CADMOS, 7, 45-58.
Lembo singolo posizionato coronalmente in chirurgia parodontale ricostruttiva
CHECCHI, LUIGI;MONTEVECCHI, MARCO;CHECCHI, VITTORIO;
2008
Abstract
Il contributo ha l'obiettivo di mostrare, attraverso l'analisi critica di due casi clinici, una nuova tecnica chirurgica per il trattamento dei difetti infraossei parodontali; tecnica innovativa in quanto unisce e sovrappone le caratteristiche della chirurgia ricostruttiva a quella muco-gengivale. Le peculiarità del lembo singolo posizionato coronalmente (CP-SFA) sono quelle di poter scollare un lembo da un solo versante e di utilizzare un ancoraggio coronale stabile grazie alle papille disepitelizzate. I vantaggi derivanti da questa tecnica chirurgica sono il miglioramento dell'estetica parodontale, grazie alla limitazione della contrazione post-chirurgica, e un minor disagio postoperatorio da parte del paziente, grazie alla riduzione dell'area chirurgica. Questo tecnicismo può essere utilizzato quando l'estensione del o dei difetti infraossei sia confinata su di un unico versante, quando è presente un'area interprossimale integra adiacente a ogni difetto e quando la visibilità permette un'adeguata detersione del difetto e della superficie radicolare interessata. Nonostante gli ottimi esiti preliminari qui illustrati solamente un'ulteriore e rigorosa analisi scientifica potrà validare la tecnica proposta.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.