L’articolo tratta delle città come luoghi di incrocio delle due dimensioni (istituzionale e sociale) della sussidiarietà, e quindi di come queste costituiscano il luogo ideale per il fiorire di una vera collaborazione tra istituzioni locali e cittadini. Rispetto a questa si evidenzia innanzitutto l’esigenza di assicurare soglie di garanzia dei diritti di cittadinanza, da intendere qui come concetto aperto, differenziato ed evolutivo. A seguire, lo studio analizza le ipotesi procedimentalizzate e le mere pratiche partecipative, per poi evidenziare i rischi e i limiti connessi. Da ultimo si considera l’ipotesi sussidiaria come collaborazione attiva, al fare, all’ambito di sua applicazione e agli strumenti messi in atto nelle città italiane.
Daniele Donati (2019). LE CITTÀ COLLABORATIVE: FORME, GARANZIE E LIMITI DELLE RELAZIONI ORIZZONTALI. LE ISTITUZIONI DEL FEDERALISMO, 4, 947-969.
LE CITTÀ COLLABORATIVE: FORME, GARANZIE E LIMITI DELLE RELAZIONI ORIZZONTALI
Daniele Donati
2019
Abstract
L’articolo tratta delle città come luoghi di incrocio delle due dimensioni (istituzionale e sociale) della sussidiarietà, e quindi di come queste costituiscano il luogo ideale per il fiorire di una vera collaborazione tra istituzioni locali e cittadini. Rispetto a questa si evidenzia innanzitutto l’esigenza di assicurare soglie di garanzia dei diritti di cittadinanza, da intendere qui come concetto aperto, differenziato ed evolutivo. A seguire, lo studio analizza le ipotesi procedimentalizzate e le mere pratiche partecipative, per poi evidenziare i rischi e i limiti connessi. Da ultimo si considera l’ipotesi sussidiaria come collaborazione attiva, al fare, all’ambito di sua applicazione e agli strumenti messi in atto nelle città italiane.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.