Il dibattito costituzionalistico statunitense in materia elettorale è stato recentemente animato da un provvedimento adottato dalla Corte Suprema Federale a fine settembre che ha attratto l'attenzione della gran parte delle testate giornalistiche. La questione, riguarda, in particolare, l'accoglimento dell'istanza di sospensiva presentata dal Segretario di Stato dell'Ohio, Jon Husted, nella causa Husted et al. v. NAACP. Tale controversia è stata posta all'attenzione della Corte Suprema con la presentazione del ricorso avverso la decisione della Corte d'Appello Federale per il VI Circuito che ha confermato il giudizio di illegittimità della nuova normativa statale volta a limitare il c.d. Early Voting (o Voto Anticipato). Tale istituto consiste nella possibilità, prevista dalla legge elettorale statale, di esprimere il voto prima dell’election day al fine di favorire una maggiore partecipazione da parte di coloro che sarebbero altrimenti impossibilitati per ragioni di lavoro, di salute o anche religiose. Si tratta di un istituto che non è presente solo negli Stati Uniti ma che, sebbene con caratteristiche differenziate, si può riscontrare anche in numerosi altri ordinamenti. All'interno dell'ordinamento statunitense, tuttavia, essendo la materia elettorale di competenza statale, il c.d. Early Voting non è previsto uniformemente in tutti gli stati federati. La recente questione salita alle cronache di stampa, ha coinvolto il governatore repubblicano dell’Ohio, John Kasich, il quale nel febbraio 2014 ha firmato una riforma della legge elettorale fortemente limitativa del periodo di voto anticipato (Senate Bill N. 238 )7. La riforma dei Repubblicani dell'Ohio cancella definitivamente la c.d. Golden Week limitando i giorni di Early Voting a 28. Risulta, quindi, chiusa quella finestra durante la quale era possibile provvedere alla registrazione e al voto lo stesso giorno. Dato il notevole impatto della riforma elettorale repubblicana soprattutto in relazione all'approssimarsi dell'importante appuntamento elettorale di novembre, alcune associazioni per i diritti civili hanno fatto ricorso ad un tribunale distrettuale federale per vedere dichiarati la subsection 3509.01 (B) dell'OHIO REVISED CODE, così come riformata dal Senate Bill n. 238, e la Direttiva 2014-06 incostituzionali e in violazione della Sezione 218 del Voting Rights Act. Il Giudice Economus, dopo avere valutato attentamente i delicati equilibri coinvolti in un giudizio in materia di legge elettorale, ha accolto le istanze dei ricorrenti ritenendo dimostrato il rapporto eziologico tra la limitazione dell'Early- In Person Voting e la riduzione della partecipazione della popolazione afro americana dell'Ohio.
Alessandro Martinuzzi (2014). U.S.A.: Prosegue lo smantellamento del Voting Rights Act? Il recente caso dell'Ohio. FORUM DI QUADERNI COSTITUZIONALI RASSEGNA, 2014(10), 1-5.
U.S.A.: Prosegue lo smantellamento del Voting Rights Act? Il recente caso dell'Ohio
Alessandro Martinuzzi
2014
Abstract
Il dibattito costituzionalistico statunitense in materia elettorale è stato recentemente animato da un provvedimento adottato dalla Corte Suprema Federale a fine settembre che ha attratto l'attenzione della gran parte delle testate giornalistiche. La questione, riguarda, in particolare, l'accoglimento dell'istanza di sospensiva presentata dal Segretario di Stato dell'Ohio, Jon Husted, nella causa Husted et al. v. NAACP. Tale controversia è stata posta all'attenzione della Corte Suprema con la presentazione del ricorso avverso la decisione della Corte d'Appello Federale per il VI Circuito che ha confermato il giudizio di illegittimità della nuova normativa statale volta a limitare il c.d. Early Voting (o Voto Anticipato). Tale istituto consiste nella possibilità, prevista dalla legge elettorale statale, di esprimere il voto prima dell’election day al fine di favorire una maggiore partecipazione da parte di coloro che sarebbero altrimenti impossibilitati per ragioni di lavoro, di salute o anche religiose. Si tratta di un istituto che non è presente solo negli Stati Uniti ma che, sebbene con caratteristiche differenziate, si può riscontrare anche in numerosi altri ordinamenti. All'interno dell'ordinamento statunitense, tuttavia, essendo la materia elettorale di competenza statale, il c.d. Early Voting non è previsto uniformemente in tutti gli stati federati. La recente questione salita alle cronache di stampa, ha coinvolto il governatore repubblicano dell’Ohio, John Kasich, il quale nel febbraio 2014 ha firmato una riforma della legge elettorale fortemente limitativa del periodo di voto anticipato (Senate Bill N. 238 )7. La riforma dei Repubblicani dell'Ohio cancella definitivamente la c.d. Golden Week limitando i giorni di Early Voting a 28. Risulta, quindi, chiusa quella finestra durante la quale era possibile provvedere alla registrazione e al voto lo stesso giorno. Dato il notevole impatto della riforma elettorale repubblicana soprattutto in relazione all'approssimarsi dell'importante appuntamento elettorale di novembre, alcune associazioni per i diritti civili hanno fatto ricorso ad un tribunale distrettuale federale per vedere dichiarati la subsection 3509.01 (B) dell'OHIO REVISED CODE, così come riformata dal Senate Bill n. 238, e la Direttiva 2014-06 incostituzionali e in violazione della Sezione 218 del Voting Rights Act. Il Giudice Economus, dopo avere valutato attentamente i delicati equilibri coinvolti in un giudizio in materia di legge elettorale, ha accolto le istanze dei ricorrenti ritenendo dimostrato il rapporto eziologico tra la limitazione dell'Early- In Person Voting e la riduzione della partecipazione della popolazione afro americana dell'Ohio.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
U.S.A. Prosegue lo smantellamento del Voting Rights Act: Il recente caso dell'Ohio.pdf
accesso riservato
Descrizione: Articolo integrale
Tipo:
Versione (PDF) editoriale
Licenza:
Licenza per accesso riservato
Dimensione
157.38 kB
Formato
Adobe PDF
|
157.38 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri Contatta l'autore |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.