Quando si parla di improvvisazione spesso si fa riferimento alla musica e al mondo dei suoni forse perché in quel contesto ci sono più esempi, per via della personalità dei singoli artisti, comunemente bravi improvvisatori, o anche in considerazione del fatto che la musica può essere utilizzata per accompagnare, commentare, momenti significativi della vita individuale, o per la definizione di particolari generi musicali, come ad esempio il jazz, che si basano proprio sull’improvvisazione. In realtà l’improvvisazione è un aspetto comune a quasi tutti i linguaggi artistici, si pensi ad esempio alla poesia, ai cantastorie, ad alcune gare artistiche che possono riguardare un po’ tutte le espressioni artistiche: si tratta di momenti di libera creatività che possono avere forme e rappresentazioni diverse. Spesso nel linguaggio comune la parola improvvisazione ha una valenza negativa, è quasi un sinonimo di superficialità, approssimazione, mancanza di preparazione e studio. In questo contributo si cercherà di vedere come in realtà nulla richieda una maggiore preparazione della capacità di essere bravi improvvisatori, una capacità comunicativa e relazionale che rappresenta una parte cospicua del linguaggio artistico. Il riferimento al momento presente (Stern, 2005), all’hic et nunc, può avere una certa rilevanza nei rapporti psico-terapeutici, come anche nel rapporto madre-bambino. Si tratta di attività in cui capacità relazionali, di condivisione di emozioni attraverso un dialogo continuo e puntuale vanno ben al di là dell’espressione verbale e richiedono strumenti comunicativi differenti la cui natura è molto simile a quella che possiedono alcuni linguaggi artistici usati nell’improvvisazione. C’è un legame molto profondo tra le possibilità terapeutiche insite nel linguaggio artistico e l’improvvisazione. Di questo legame si parlerà qui soprattutto in relazione ad alcuni modelli di musicoterapia e più in generale, nello sviluppo della creatività individuale, come strumento fondamentale di autoconoscenza e di ricerca del sé che, in diversi contesti socio-culturali, può assumere quel valore di “ricerca artistica” e sperimentazione che può essere assegnato anche all’improvvisazione.

Caterina Roberto (2019). Musica, improvvisazione, creatività e ricerca artistica. AR-TÉ, 13, 4-13.

Musica, improvvisazione, creatività e ricerca artistica

Caterina Roberto
2019

Abstract

Quando si parla di improvvisazione spesso si fa riferimento alla musica e al mondo dei suoni forse perché in quel contesto ci sono più esempi, per via della personalità dei singoli artisti, comunemente bravi improvvisatori, o anche in considerazione del fatto che la musica può essere utilizzata per accompagnare, commentare, momenti significativi della vita individuale, o per la definizione di particolari generi musicali, come ad esempio il jazz, che si basano proprio sull’improvvisazione. In realtà l’improvvisazione è un aspetto comune a quasi tutti i linguaggi artistici, si pensi ad esempio alla poesia, ai cantastorie, ad alcune gare artistiche che possono riguardare un po’ tutte le espressioni artistiche: si tratta di momenti di libera creatività che possono avere forme e rappresentazioni diverse. Spesso nel linguaggio comune la parola improvvisazione ha una valenza negativa, è quasi un sinonimo di superficialità, approssimazione, mancanza di preparazione e studio. In questo contributo si cercherà di vedere come in realtà nulla richieda una maggiore preparazione della capacità di essere bravi improvvisatori, una capacità comunicativa e relazionale che rappresenta una parte cospicua del linguaggio artistico. Il riferimento al momento presente (Stern, 2005), all’hic et nunc, può avere una certa rilevanza nei rapporti psico-terapeutici, come anche nel rapporto madre-bambino. Si tratta di attività in cui capacità relazionali, di condivisione di emozioni attraverso un dialogo continuo e puntuale vanno ben al di là dell’espressione verbale e richiedono strumenti comunicativi differenti la cui natura è molto simile a quella che possiedono alcuni linguaggi artistici usati nell’improvvisazione. C’è un legame molto profondo tra le possibilità terapeutiche insite nel linguaggio artistico e l’improvvisazione. Di questo legame si parlerà qui soprattutto in relazione ad alcuni modelli di musicoterapia e più in generale, nello sviluppo della creatività individuale, come strumento fondamentale di autoconoscenza e di ricerca del sé che, in diversi contesti socio-culturali, può assumere quel valore di “ricerca artistica” e sperimentazione che può essere assegnato anche all’improvvisazione.
2019
Caterina Roberto (2019). Musica, improvvisazione, creatività e ricerca artistica. AR-TÉ, 13, 4-13.
Caterina Roberto
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