Il saggio riporta gli esiti di uno studio sui rapporti intellettuali di Massimo Mila che incisero sulla sua formazione culturale e politica. Lo studio è stato condotto sulla base di una selezione di carteggi della Collezione Mila conservata nella Paul Sacher Stiftung di Basilea. La selezione contempla corrispondenze del periodo tra il 1928, anno d'esordio di Mila nell'attività di critico musicale e musicologo, e il 1956, anno individuato quale riferimento termine delle sue prime più importanti pubblicazioni storico-musicali e critico-estetico musicali. Il saggio descrive partitamente l'intera Collezione Mila ed espone poi le principali caratteristiche dei numerosi carteggi, oltre 600, con personalità intellettuali di vari ambiti culturali. Si sofferma inoltre sui criteri d'indagine nello studio degli stessi, dimostrando l'utilizzo di una metodologia che coniuga la ricerca d’archivio e la ricerca storico-musicologica. La riflessione sui contenuti si concentra poi sulle corrispondenze selezionate, e si organizza attorno a quattro paragrafi: gli anni giovanili; la collaborazione dell'autore a riviste e periodici negli anni Trenta e Quaranta; il suo rapporto col Partito d'Azione; le influenze sulla sua elaborazione di categorie critico-estetiche. Molti sono i passi inediti pubblicati nel saggio e citati da corrispondenze a loro volta del tutto inedite, di autori sia d’ambito musicale sia storico politico (p. es.: di Norberto Bobbio, Fedele d’Amico, Cesare Pavese, Ernesto Rossi, fra altri, e anche dello stesso Mila). Il saggio è corredato da una Tavola sinottica delle collaborazioni periodiche dell’autore, primo passo di un indice completo degli scritti di Mila.
Cuomo, C. (2019). Le matrici intellettuali di Massimo Mila. MUSICA/REALTA', 119 (luglio 2019), 105-146.
Le matrici intellettuali di Massimo Mila
Carla Cuomo
2019
Abstract
Il saggio riporta gli esiti di uno studio sui rapporti intellettuali di Massimo Mila che incisero sulla sua formazione culturale e politica. Lo studio è stato condotto sulla base di una selezione di carteggi della Collezione Mila conservata nella Paul Sacher Stiftung di Basilea. La selezione contempla corrispondenze del periodo tra il 1928, anno d'esordio di Mila nell'attività di critico musicale e musicologo, e il 1956, anno individuato quale riferimento termine delle sue prime più importanti pubblicazioni storico-musicali e critico-estetico musicali. Il saggio descrive partitamente l'intera Collezione Mila ed espone poi le principali caratteristiche dei numerosi carteggi, oltre 600, con personalità intellettuali di vari ambiti culturali. Si sofferma inoltre sui criteri d'indagine nello studio degli stessi, dimostrando l'utilizzo di una metodologia che coniuga la ricerca d’archivio e la ricerca storico-musicologica. La riflessione sui contenuti si concentra poi sulle corrispondenze selezionate, e si organizza attorno a quattro paragrafi: gli anni giovanili; la collaborazione dell'autore a riviste e periodici negli anni Trenta e Quaranta; il suo rapporto col Partito d'Azione; le influenze sulla sua elaborazione di categorie critico-estetiche. Molti sono i passi inediti pubblicati nel saggio e citati da corrispondenze a loro volta del tutto inedite, di autori sia d’ambito musicale sia storico politico (p. es.: di Norberto Bobbio, Fedele d’Amico, Cesare Pavese, Ernesto Rossi, fra altri, e anche dello stesso Mila). Il saggio è corredato da una Tavola sinottica delle collaborazioni periodiche dell’autore, primo passo di un indice completo degli scritti di Mila.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.