Il dialogo tra tipologia e diacronia mette a confronto studiosi che operano con differenti metodi e orizzonti di indagine. In questo lavoro, l’occasione di incontro tra il macrocosmo del tipologo e il microcosmo del linguista storico riguarda le funzioni della reduplicazione e l’espressione della plurazionalità, qui considerate nella prospettiva monoglottica del greco antico. Nello specifico, la ricerca affronta la vexata quaestio della semantica dei presenti a raddoppiamento, di cui si analizzeranno gli impieghi nella lingua omerica. L’obiettivo principale è proporre una chiave di lettura unitaria delle formazioni di tipo ‘intensivo’, collegando quelle integrate nei sistema del presente con quelle tradizionalmente incluse nel perfetto. Nelle conclusioni si mostrerà come, se da un lato la tipologia può fornire l’apparato concettuale utile a chiarire questioni irrisolte della linguistica storica, dall’altro lo studio diacronico di materiali coerenti e omogenei può far luce sull’articolazione interna delle categorie interlinguistiche, fornendo indizi utili per affinare e ripensare i loro contenuti e la loro evoluzione.

Cosa si vede in un microcosmo? Reduplicazione e plurazionalità nei presenti omerici

E. Magni
Writing – Original Draft Preparation
2019

Abstract

Il dialogo tra tipologia e diacronia mette a confronto studiosi che operano con differenti metodi e orizzonti di indagine. In questo lavoro, l’occasione di incontro tra il macrocosmo del tipologo e il microcosmo del linguista storico riguarda le funzioni della reduplicazione e l’espressione della plurazionalità, qui considerate nella prospettiva monoglottica del greco antico. Nello specifico, la ricerca affronta la vexata quaestio della semantica dei presenti a raddoppiamento, di cui si analizzeranno gli impieghi nella lingua omerica. L’obiettivo principale è proporre una chiave di lettura unitaria delle formazioni di tipo ‘intensivo’, collegando quelle integrate nei sistema del presente con quelle tradizionalmente incluse nel perfetto. Nelle conclusioni si mostrerà come, se da un lato la tipologia può fornire l’apparato concettuale utile a chiarire questioni irrisolte della linguistica storica, dall’altro lo studio diacronico di materiali coerenti e omogenei può far luce sull’articolazione interna delle categorie interlinguistiche, fornendo indizi utili per affinare e ripensare i loro contenuti e la loro evoluzione.
2019
CLUB Working Papers in Linguistics
266
281
E. Magni
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/710867
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