Il saggio punta a leggere nell’opera di Daniel Bell la parabola nascente del neoconservatorismo sullo sfondo della Great Society e della radicalizzazione del movimento afroamericano, la crisi del Welfare State e la rinnovata centralità del mercato nello scenario globale degli anni Settanta. L’obiettivo è quello di mettere in luce come il neoconservatorismo sia una politica dei limiti del liberalismo di fronte alla «continuità» della «tradizione culturale» della società: una tensione, per molti versi condivisa dal neoliberalismo in ascesa, a ristabilire l’ordine depositato nella “storia” del tessuto sociale e stratificato nei suoi rapporti di potere.
Il governo delle differenze: Daniel Bell, la Great Society e il «populismo borghese» / Michele Cento. - In: SCIENZA & POLITICA. - ISSN 1825-9618. - ELETTRONICO. - 31:61(2019), pp. 35-55. [10.6092/issn.1825-9618/10215]
Il governo delle differenze: Daniel Bell, la Great Society e il «populismo borghese»
Michele Cento
2019
Abstract
Il saggio punta a leggere nell’opera di Daniel Bell la parabola nascente del neoconservatorismo sullo sfondo della Great Society e della radicalizzazione del movimento afroamericano, la crisi del Welfare State e la rinnovata centralità del mercato nello scenario globale degli anni Settanta. L’obiettivo è quello di mettere in luce come il neoconservatorismo sia una politica dei limiti del liberalismo di fronte alla «continuità» della «tradizione culturale» della società: una tensione, per molti versi condivisa dal neoliberalismo in ascesa, a ristabilire l’ordine depositato nella “storia” del tessuto sociale e stratificato nei suoi rapporti di potere.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
10215-33846-3-PB.pdf
accesso aperto
Tipo:
Versione (PDF) editoriale
Licenza:
Creative commons
Dimensione
504.18 kB
Formato
Adobe PDF
|
504.18 kB | Adobe PDF | Visualizza/Apri |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.