Non è semplice descrivere compiutamente i contenuti scientifici e tecnologici rappresentati dal termine “Automatica”. Si tratta di una disciplina di origini antichissime, e la sua stessa natura può essere ascritta al desiderio innato dell’uomo di osservare e modificare il proprio ambiente, per “migliorarlo” o “farlo funzionare” secondo opportuni desiderata. La difficoltà di trovare una definizione esaustiva è data anche dalla natura metodologica stessa dell’Automatica: pur essendo presente in pratica in tutti i sistemi che ci circondano giornalmente, è “nascosta” e di essa ne facciamo un uso quasi sempre inconsapevole. “Control is ubiquitous. We live our everyday lives surrounded by all sorts of control systems, and we are for the most part unaware of them”, viene riportato sulle pagine introduttive della IEEE Control System Society, una delle maggiori associazioni scientifiche internazionali che includono ricercatori e tecnici del settore [1]. Si dice anche “Control is everywhere. Aircraft and spacecraft, process plants and factories, homes and buildings, automobiles and trains, cellular telephones and networks . . . these and other complex systems are testament to the ubiquity of control technology. Some artifacts of modern times would simply not be possible without control. And for many others, substantial, even revolutionary, advances in their performance, safety, reliability, and affordability have been achieved as a result of the ingenuity and effort of control engineers and scientists”. Una definizione di “Automatica” ci viene da Antonio Lepschy (1931-2005), uno dei primi e maggiori ricercatori italiani del settore: Area disciplinare che si occupa di teoria dei sistemi dinamici e del loro controllo e delle applicazioni ingegneristiche in campo industriale e civile. [2] Certamente, elementi essenziali di un sistema di controllo sono: - un sistema (fisico o meno) che presenta “comportamenti” che vogliamo modificare per adeguarli a determinate nostre aspettative (ad esempio la temperatura di una stanza o il posizionamento di una macchina automatica), - una descrizione -in genere matematica- del sistema (cioè un modello), - la misura delle grandezze che si vogliono modificare (cioè controllare), - un dispositivo che ci consente di agire sul sistema per ottenere il comportamento desiderato, - una legge di controllo che ci permette di calcolare con quale azione agire sul sistema. Tutti questi elementi, tecnologici o metodologici, rientrano nella disciplina dell’Automatica.

La storia dell'Automatica come disciplina scientifica a Bologna dalla sua nascita ai giorni nostri

Claudio Melchiorri
2019

Abstract

Non è semplice descrivere compiutamente i contenuti scientifici e tecnologici rappresentati dal termine “Automatica”. Si tratta di una disciplina di origini antichissime, e la sua stessa natura può essere ascritta al desiderio innato dell’uomo di osservare e modificare il proprio ambiente, per “migliorarlo” o “farlo funzionare” secondo opportuni desiderata. La difficoltà di trovare una definizione esaustiva è data anche dalla natura metodologica stessa dell’Automatica: pur essendo presente in pratica in tutti i sistemi che ci circondano giornalmente, è “nascosta” e di essa ne facciamo un uso quasi sempre inconsapevole. “Control is ubiquitous. We live our everyday lives surrounded by all sorts of control systems, and we are for the most part unaware of them”, viene riportato sulle pagine introduttive della IEEE Control System Society, una delle maggiori associazioni scientifiche internazionali che includono ricercatori e tecnici del settore [1]. Si dice anche “Control is everywhere. Aircraft and spacecraft, process plants and factories, homes and buildings, automobiles and trains, cellular telephones and networks . . . these and other complex systems are testament to the ubiquity of control technology. Some artifacts of modern times would simply not be possible without control. And for many others, substantial, even revolutionary, advances in their performance, safety, reliability, and affordability have been achieved as a result of the ingenuity and effort of control engineers and scientists”. Una definizione di “Automatica” ci viene da Antonio Lepschy (1931-2005), uno dei primi e maggiori ricercatori italiani del settore: Area disciplinare che si occupa di teoria dei sistemi dinamici e del loro controllo e delle applicazioni ingegneristiche in campo industriale e civile. [2] Certamente, elementi essenziali di un sistema di controllo sono: - un sistema (fisico o meno) che presenta “comportamenti” che vogliamo modificare per adeguarli a determinate nostre aspettative (ad esempio la temperatura di una stanza o il posizionamento di una macchina automatica), - una descrizione -in genere matematica- del sistema (cioè un modello), - la misura delle grandezze che si vogliono modificare (cioè controllare), - un dispositivo che ci consente di agire sul sistema per ottenere il comportamento desiderato, - una legge di controllo che ci permette di calcolare con quale azione agire sul sistema. Tutti questi elementi, tecnologici o metodologici, rientrano nella disciplina dell’Automatica.
2019
Nascita e Sviluppo dell'Ingegneria all'Università di Bologna
526
534
Claudio Melchiorri
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