L'articolo presenta uno studio della rappresentazione della mafia nel cinema di Scorsese e in particolar modo in Casino. L'analisi si concentra inizialmente sui legami tra Casino e film sulla mafia come Ocean's 11. Viene preso in considerazione il legame tra il film di Scorsese e la "Rat pack Legacy", in quanto nel film sono presenti rimandi alla Las Vegas degli anni Sessanta e alla cultura dell'entertainment di Las Vegas dominato in quel decennio da cantanti come Frank SInatra e Dean Martin i quali, a loro volta, esibivano e rendevano oggetto di spettacolo le loro connessioni (reali o immaginarie) con la mafia. In seguito l'articolo si sofferma sullo studio del sistema di sorveglianza attraverso il quale Scorsese mette in scena la vita all'interno delle sale da gioco. Nel finale viene contestato il ruolo che all'etnicità è stato conferito da alcuni studi di ambito accademico nord-americano. La tesi sostenuta nel finale dell'articolo è invece che Scorsese finge di mettere in scena un percorso di esclusione etnica e di vittimismo multiculturalista. Ma in realtà ci mostra che in determinate circostanze le differenze etniche sono solo convenzioni sociali. Forma, non sostanza. La mafia, al contrario delle apparenze folkloristiche su cui lo stesso Casino si fonda e che sfrutta come risorse spettacolari, viene descritta da Scorsese come un’istituzione che sa rinunciare facilmente alla difesa delle differenze etniche per puntare all'unica cosa che realmente la interessa: la pura e semplice accumulazione di ricchezza.

Narrating the Mafia, Las Vegas, and Ethnicity in Martin Scorsese’s Casino

Claudio Bisoni
2019

Abstract

L'articolo presenta uno studio della rappresentazione della mafia nel cinema di Scorsese e in particolar modo in Casino. L'analisi si concentra inizialmente sui legami tra Casino e film sulla mafia come Ocean's 11. Viene preso in considerazione il legame tra il film di Scorsese e la "Rat pack Legacy", in quanto nel film sono presenti rimandi alla Las Vegas degli anni Sessanta e alla cultura dell'entertainment di Las Vegas dominato in quel decennio da cantanti come Frank SInatra e Dean Martin i quali, a loro volta, esibivano e rendevano oggetto di spettacolo le loro connessioni (reali o immaginarie) con la mafia. In seguito l'articolo si sofferma sullo studio del sistema di sorveglianza attraverso il quale Scorsese mette in scena la vita all'interno delle sale da gioco. Nel finale viene contestato il ruolo che all'etnicità è stato conferito da alcuni studi di ambito accademico nord-americano. La tesi sostenuta nel finale dell'articolo è invece che Scorsese finge di mettere in scena un percorso di esclusione etnica e di vittimismo multiculturalista. Ma in realtà ci mostra che in determinate circostanze le differenze etniche sono solo convenzioni sociali. Forma, non sostanza. La mafia, al contrario delle apparenze folkloristiche su cui lo stesso Casino si fonda e che sfrutta come risorse spettacolari, viene descritta da Scorsese come un’istituzione che sa rinunciare facilmente alla difesa delle differenze etniche per puntare all'unica cosa che realmente la interessa: la pura e semplice accumulazione di ricchezza.
2019
Mafia Movies: A Reader. Second Edition
114
119
Claudio Bisoni
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11585/706632
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