Il contributo esamina la letteratura per l'infanzia di tipo fantastico degli ultimi tre decenni a partire dal 1987, mettendo in evidenza - da un lato - le specificità di questa produzione rispetto al passato e - dall'altro lato - i temi, i filoni narrativi e le caratteristiche specifiche e ricorrenti di questa tipologia letteraria per le nuove generazioni. A partire da "It" di Stephen King e passando per "Le nebbie di Avalon" di Marion Zimmer Bradley e per il fumetto italiano Dylan Dog (tutti usciti attorno al 1987), fino ai romanzi fantasy e fantascientifici più recenti (come Harry Potter, "Il trono di spade", "Hunger Games"..), il contributo intende mettere in luce potenzialità creative e suggestioni immaginative di un "Fantastico" contemporaneo capace di influenzare potentemente l'immaginario giovanile anche nelle sue riletture cinematografiche, video-ludiche e seriali/televisive.
William Grandi (2019). Il fantastico e la letteratura per l'infanzia: tracce e presenze negli ultimi tre decenni. Roma : Carocci Editore.
Il fantastico e la letteratura per l'infanzia: tracce e presenze negli ultimi tre decenni
William Grandi
2019
Abstract
Il contributo esamina la letteratura per l'infanzia di tipo fantastico degli ultimi tre decenni a partire dal 1987, mettendo in evidenza - da un lato - le specificità di questa produzione rispetto al passato e - dall'altro lato - i temi, i filoni narrativi e le caratteristiche specifiche e ricorrenti di questa tipologia letteraria per le nuove generazioni. A partire da "It" di Stephen King e passando per "Le nebbie di Avalon" di Marion Zimmer Bradley e per il fumetto italiano Dylan Dog (tutti usciti attorno al 1987), fino ai romanzi fantasy e fantascientifici più recenti (come Harry Potter, "Il trono di spade", "Hunger Games"..), il contributo intende mettere in luce potenzialità creative e suggestioni immaginative di un "Fantastico" contemporaneo capace di influenzare potentemente l'immaginario giovanile anche nelle sue riletture cinematografiche, video-ludiche e seriali/televisive.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.