Fra le commedie di Alfieri si distingue LaFinestrina, che l’autore stesso definisce «aristofanica», benché la questione delle fonti si riveli molto più complessa. All’interno del dramma un rilievo particolare viene assegnato a un Maometto cinico e smisuratamente ambizioso. Tale connotazione negativa del personaggio si configura come un rovesciamento rispetto alla figura di generoso emancipatore di popoli, come appare invece nel tratta-to Del principe e delle lettere e nella satira L’Antireligionería. E la ritrattazione risulta ancora più notevole se si considera che il Maometto alfieriano si ri-vela ambiguamente simile al freddo e bramoso Maometto della tragedia Le Fanatisme del disprezzato Voltaire, suggerendo in questo modo una sorta di riallineamento dell’ideologia di Alfieri a quella di Voltaire e dei philoso-phes. Per definire il personaggio di Maometto e alcuni suoi aspetti biografi-ci, Alfieri poté avvalersi non solo degli scritti del filosofo francese ma, con ogni probabilità, di una vasta produzione settecentesca, fra trattatistica e storiografia, che va dal De tribus impostoribus al Traité des trois imposteurs, dall’Histoire du monde di Urbain Chevreau alla Life of Mahomet di Humph-rey Prideaux e al Dictionnaire historique et critique di Pierre Bayle.
Giunta, F. (2019). Maometto e "La Finestrina" di Alfieri. STUDI E PROBLEMI DI CRITICA TESTUALE, 98(1), 185-204 [10.19272/201908301008].
Maometto e "La Finestrina" di Alfieri
Fabio Giunta
2019
Abstract
Fra le commedie di Alfieri si distingue LaFinestrina, che l’autore stesso definisce «aristofanica», benché la questione delle fonti si riveli molto più complessa. All’interno del dramma un rilievo particolare viene assegnato a un Maometto cinico e smisuratamente ambizioso. Tale connotazione negativa del personaggio si configura come un rovesciamento rispetto alla figura di generoso emancipatore di popoli, come appare invece nel tratta-to Del principe e delle lettere e nella satira L’Antireligionería. E la ritrattazione risulta ancora più notevole se si considera che il Maometto alfieriano si ri-vela ambiguamente simile al freddo e bramoso Maometto della tragedia Le Fanatisme del disprezzato Voltaire, suggerendo in questo modo una sorta di riallineamento dell’ideologia di Alfieri a quella di Voltaire e dei philoso-phes. Per definire il personaggio di Maometto e alcuni suoi aspetti biografi-ci, Alfieri poté avvalersi non solo degli scritti del filosofo francese ma, con ogni probabilità, di una vasta produzione settecentesca, fra trattatistica e storiografia, che va dal De tribus impostoribus al Traité des trois imposteurs, dall’Histoire du monde di Urbain Chevreau alla Life of Mahomet di Humph-rey Prideaux e al Dictionnaire historique et critique di Pierre Bayle.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.