Trattamenti con oli essenziali per il controllo di nematodi fitoparassiti T.D’Addabbo, M.G.Bellardi, F.Catalano, P.Avato

Introduzione. L’esigenza di una maggiore tutela dell’ambiente e della salute umana impone in misura crescente l’esigenza di una parziale o totale sostituzione degli agrofarmaci di sintesi con prodotti più sostenibili nella lotta contro patogeni e parassiti delle colture agrarie, tra cui anche i nematodi. Gli oli essenziali (OE) ed i loro componenti attivi possono costituire una fonte di nuovi prodotti nematocidi ad elevata sostenibilità, in quanto uniscono ad una buona efficacia nematocida un ridotto impatto sull’ambiente e l’uomo grazie alla loro elevata volatilità. Scopo. Scopo del presente lavoro è di illustrare, sulla base dei lavori in Letteratura e, soprattutto, dell’attività condotta dagli Autori, una serie di casi di applicazione di OE, loro componenti o materiali vegetali ad elevato contenuto di OE, per trattamenti a terreno infestato da differenti specie di nematodi fitoparassiti, soffermandosi su benefici e aspetti negativi legati all’uso di tali trattamenti e sui principali ostacoli ad una loro applicazione commerciale. Materiali e metodi. Gli OE provenienti da numerose specie vegetali sono stati utilizzati applicati a differenti concentrazioni per trattamenti al terreno sia in soluzione acquosa che mediante fumigazione. In soluzione acquosa sono stati eseguiti anche trattamenti con componenti puri degli OE, quali carvacrolo o benzaldeide. In altri esperimenti il terreno infestato è stato trattato con differenti dosaggi di biomasse essiccate o liofilizzate di specie ad elevato contenuto di OE. In tutti gli esperimenti sono stati rilevati e confrontati i parametri di infestazione (numero di uova, larve e galle sulle radici) delle specie di nematodi presenti. Risultati. I trattamenti con soluzioni acquose di OE hanno sempre determinato una significativa riduzione della popolazione del nematode target e del grado di infestazione sulla pianta. Trattamenti con soluzioni acquose di OE di Monarda didyma e M. fistulosa, che già ad una dose di 250g kg-1 terreno hanno ridotto di oltre un 40% il numero di uova e larve del nematode galligeno Meloidogyne incognita sulle radici di pomodoro e nel terreno. Di efficacia ancora più elevata è risultata l’applicazione degli OE mediante fumigazione del terreno, visto che una dose di 100 g kg-1 terreno degli OE di Rosmarinus officinalis e Artemisia herba-alba ha ridotto rispettivamente di circa il 62 e 75% la formazione di uova su radici di pomodoro. Una buona capacità di contenimento delle infestazioni di nematodi galligeni è stata osservata anche per trattamenti del terreno con formulati di biomasse ad elevato contenuto di OE, che possono dunque costituire una valida ed efficace alternativa ai trattamenti con gli OE stessi. Tra i componenti attivi degli OE, un’elevata attività soppressiva è stata dimostrata da carvacrolo e benzaldeide Conclusioni. I risultati delle attività sperimentali eseguite confermano l’elevato potenziale di impiego degli OE nella formulazione di nuovi nematocidi ad elevata sostenibilità, così come dimostra la comparsa di “moderni” formulati, ancora sperimentali o già registrati in Agricoltura, basati su OE o loro componenti. Una definitiva affermazione di tali prodotti sembra però essere condizionata allo sviluppo di formulazioni a lento rilascio che ne prolunghino la permanenza e l’efficacia nel terreno, oltre che ad una loro chiara e definitiva collocazione legislativa.