A inizio estate del 2018 l’editore Les Belles Lettres di Parigi ha pubblicato una nuova «édition bilingue commentée» dello Ione platonico, la prima opera di filosofia greca antica a essere ospitata nella collana Commentario. Si tratta di un lavoro a quattro mani a cura del filologo italiano Lorenzo Ferroni e del fi-losofo francesce Arnaud Macé, che presenta una chiara divisione dei compiti: oltre all’introduzione, al-la traduzione e a un commento del dialogo (a cura di Macé), come previsto dalla sede editoriale, il vo-lume è arricchito da un inatteso côté filologico (a cura di Ferroni) che consiste in una vera e propria edi-zione critica dello Ione, completa di panoramica sulla tradizione testuale del dialogo, testo greco con re-lativo apparato critico e note testuali di dettaglio. L’opportuna divisione delle competenze non va tut-tavia a scapito dell’unità del lavoro e della condivisione delle responsabilità, unità e condivisione che gli autori dichiarano esplicitamente nell’Avertissement in apertura del volume e tengono a sottolineare attraverso l’uso esclusivo della prima persona plurale. La traduzione di Macé, in particolare, è stata ri-vista da entrambi gli autori e il suo contributo, in generale, è debitore alle «note» presenti nella tesi di dottorato di Ferroni, discussa a Firenze nel 2006, che già consisteva in una edizione critica dello Ione e dalla quale, infine, questo libro nel suo insieme trae origine.
Carlotta Capuccino (2019). Recensione del volume a cura di Lorenzo Ferroni e Arnaud Macé, Platon: Ion, Paris: Les Belles Lettres, 2018. PHILOSOPHIE ANTIQUE, 19, 1-4.
Recensione del volume a cura di Lorenzo Ferroni e Arnaud Macé, Platon: Ion, Paris: Les Belles Lettres, 2018
Carlotta Capuccino
2019
Abstract
A inizio estate del 2018 l’editore Les Belles Lettres di Parigi ha pubblicato una nuova «édition bilingue commentée» dello Ione platonico, la prima opera di filosofia greca antica a essere ospitata nella collana Commentario. Si tratta di un lavoro a quattro mani a cura del filologo italiano Lorenzo Ferroni e del fi-losofo francesce Arnaud Macé, che presenta una chiara divisione dei compiti: oltre all’introduzione, al-la traduzione e a un commento del dialogo (a cura di Macé), come previsto dalla sede editoriale, il vo-lume è arricchito da un inatteso côté filologico (a cura di Ferroni) che consiste in una vera e propria edi-zione critica dello Ione, completa di panoramica sulla tradizione testuale del dialogo, testo greco con re-lativo apparato critico e note testuali di dettaglio. L’opportuna divisione delle competenze non va tut-tavia a scapito dell’unità del lavoro e della condivisione delle responsabilità, unità e condivisione che gli autori dichiarano esplicitamente nell’Avertissement in apertura del volume e tengono a sottolineare attraverso l’uso esclusivo della prima persona plurale. La traduzione di Macé, in particolare, è stata ri-vista da entrambi gli autori e il suo contributo, in generale, è debitore alle «note» presenti nella tesi di dottorato di Ferroni, discussa a Firenze nel 2006, che già consisteva in una edizione critica dello Ione e dalla quale, infine, questo libro nel suo insieme trae origine.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.