Fra i personaggi storici medievali più affascinanti e produttivi del canone mitologico è da annoverare Giovanna d'Arco, la Pulzella d'Orléans. Le sue straordinarie vicende non potevano non imprimersi nell'immaginario collettivo sia della contemporaneità che dei posteri. Fra gli autori che hanno trovato nelle vicende dell'eroina francese un soggetto ideale per la propria personale 'riscrittura del mondo', il drammaturgo tedesco Friedrich Schiller occupa un posto di assoluto rilievo. La critica ha sempre avanzato dell forti riserve nei confronti di questa sua opera, mentre i contemporanei si erano espressi con toni entusiastici, a cominciare da Goethe che scrisse: «È così bella e ben riuscita che non saprei trovarle paragoni». Nel saggio si è voluto sottolineare l'unitarietà del dramma e la sua rivoluzionaria 'modernità': una fanciulla, una donna, incolta e priva di qualsiasi potere, riesce a trascinare le folle e gli eserciti con la nuda forza della parola, una parola potente, cui dà forza la convinzione della perfetta consonanza fra quello che l'eroina sa di essere e quello che vuole essere.
P. M. Filippi (2008). Il potere della parola. La "Vergine d'Orleans" di Friedrich Schiller. PARMA : Istituto nazionale di studi verdiani.
Il potere della parola. La "Vergine d'Orleans" di Friedrich Schiller
FILIPPI, PAOLA MARIA
2008
Abstract
Fra i personaggi storici medievali più affascinanti e produttivi del canone mitologico è da annoverare Giovanna d'Arco, la Pulzella d'Orléans. Le sue straordinarie vicende non potevano non imprimersi nell'immaginario collettivo sia della contemporaneità che dei posteri. Fra gli autori che hanno trovato nelle vicende dell'eroina francese un soggetto ideale per la propria personale 'riscrittura del mondo', il drammaturgo tedesco Friedrich Schiller occupa un posto di assoluto rilievo. La critica ha sempre avanzato dell forti riserve nei confronti di questa sua opera, mentre i contemporanei si erano espressi con toni entusiastici, a cominciare da Goethe che scrisse: «È così bella e ben riuscita che non saprei trovarle paragoni». Nel saggio si è voluto sottolineare l'unitarietà del dramma e la sua rivoluzionaria 'modernità': una fanciulla, una donna, incolta e priva di qualsiasi potere, riesce a trascinare le folle e gli eserciti con la nuda forza della parola, una parola potente, cui dà forza la convinzione della perfetta consonanza fra quello che l'eroina sa di essere e quello che vuole essere.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.