Nella retorica della pianificazione sostenibile l'espressione “blocco del consumo di suolo” si accompagna a quella di “rigenerazione urbana”, metafora rassicurante che nasconde insidiose occasioni speculative. Il contenimento dell’espansione urbana consente – se effettivamente sostenuto da volontà politica – di riversare risorse nella riconfigurazione della città esistente, nel conferimento di nuova dignità abitativa alle periferie, nel riassetto della città pubblica, dei trasporti e delle attrezzature di servizio. Tuttavia alcune recenti misure legislative rischiano di porre la rigenerazione urbane al centro di un nuovo ciclo di appropriazione privata della rendita fondiaria e immobiliare. Il caso di Emilia-Romagna, Firenze, Lazio.
Se rigenerare significa «allargare le maglie»
Ilaria Agostini
2019
Abstract
Nella retorica della pianificazione sostenibile l'espressione “blocco del consumo di suolo” si accompagna a quella di “rigenerazione urbana”, metafora rassicurante che nasconde insidiose occasioni speculative. Il contenimento dell’espansione urbana consente – se effettivamente sostenuto da volontà politica – di riversare risorse nella riconfigurazione della città esistente, nel conferimento di nuova dignità abitativa alle periferie, nel riassetto della città pubblica, dei trasporti e delle attrezzature di servizio. Tuttavia alcune recenti misure legislative rischiano di porre la rigenerazione urbane al centro di un nuovo ciclo di appropriazione privata della rendita fondiaria e immobiliare. Il caso di Emilia-Romagna, Firenze, Lazio.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.