Adriano Olivetti appartiene a una generazione di intellettuali che vivono, nella prima giovinezza, la cesura della Grande Guerra, poi la crisi dello Stato liberale e l’avvento del fascismo. Sono giovani accomunati da posizioni fondamentalmente “irrequiete” rispetto agli schieramenti politici del primo Novecento, proprio perché si misurano con la crisi della civiltà liberale e la parabola del fascismo. Queste trasformazioni epocali li portano a porre esplicitamente, da un punto di vista politico, il problema della novità, l’esigenza di un rinnovamento del pensiero politico e della militanza.
Carlo De Maria (2017). La generazione di Adriano Olivetti. UNA CITTÀ, 241, 32-35.
La generazione di Adriano Olivetti
Carlo De Maria
2017
Abstract
Adriano Olivetti appartiene a una generazione di intellettuali che vivono, nella prima giovinezza, la cesura della Grande Guerra, poi la crisi dello Stato liberale e l’avvento del fascismo. Sono giovani accomunati da posizioni fondamentalmente “irrequiete” rispetto agli schieramenti politici del primo Novecento, proprio perché si misurano con la crisi della civiltà liberale e la parabola del fascismo. Queste trasformazioni epocali li portano a porre esplicitamente, da un punto di vista politico, il problema della novità, l’esigenza di un rinnovamento del pensiero politico e della militanza.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.