Il 4 dicembre 1531 Paolo Giovio scrive a Federico Gonzaga, duca di Mantova, per chiedere un perfetto balsamo per conto di Vittoria Colonna. Nel Dialogus de viris et foeminis aetate nostra florentibus, Giovio riprende il dettaglio del balsamo e tratteggia la figura della Marchesa di Pescara secondo un duplice piano : è l’eleganza sensuale e raffinata di balsami e profumi ma anche il rigore spirituale, e quasi “virile”, di una vita ascetica. In tal modo Giovio costruisce un ritratto memorabile della Marchesa per raccontare il declino di un’epoca dopo il sacco di Roma e la dimensione etica personale di una figura centrale del Rinascimento
L. Michelacci (2018). «Un poco di perfetto balsamo per un suo estremo bisogno». Vittoria Colonna e la bellezza femminile. ESPERIENZE LETTERARIE, 3/2018(XLIII), 3-18 [10.19272/201807903001].
«Un poco di perfetto balsamo per un suo estremo bisogno». Vittoria Colonna e la bellezza femminile
L. Michelacci
2018
Abstract
Il 4 dicembre 1531 Paolo Giovio scrive a Federico Gonzaga, duca di Mantova, per chiedere un perfetto balsamo per conto di Vittoria Colonna. Nel Dialogus de viris et foeminis aetate nostra florentibus, Giovio riprende il dettaglio del balsamo e tratteggia la figura della Marchesa di Pescara secondo un duplice piano : è l’eleganza sensuale e raffinata di balsami e profumi ma anche il rigore spirituale, e quasi “virile”, di una vita ascetica. In tal modo Giovio costruisce un ritratto memorabile della Marchesa per raccontare il declino di un’epoca dopo il sacco di Roma e la dimensione etica personale di una figura centrale del RinascimentoI documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.