La distopia sembra essere oggi il genere preferito per dare voce a una critica della società attuale e dei suoi ruoli di genere. L’enorme popolarità della trilogia degli Hunger Games di Suzanne Collins e la riscoperta di The Handmaid’s Tale di Margaret Atwood, grazie anche all’adattamento televisivo del 2017, sono due dei principali fattori che hanno contribuito all’affermazione dei romanzi distopici degli ultimi anni. Tra questi, alcuni dei più interessanti sono The Power di Naomi Alderman (2016), Vox di Christina Dalcher (2018) e Red Clocks di Leni Zumas (2018). In tutti questi testi, il corpo della donna, la sua autodeterminazione e il rapporto tra i generi rappresentano ancora oggi temi centrali.
Raffaella Baccolini (2018). Corpo, diritti riproduttivi e rapporti di genere nelle distopie delle donne del terzo millennio. COSMOPOLIS, XV(1-2), 1-10.
Corpo, diritti riproduttivi e rapporti di genere nelle distopie delle donne del terzo millennio
Raffaella Baccolini
2018
Abstract
La distopia sembra essere oggi il genere preferito per dare voce a una critica della società attuale e dei suoi ruoli di genere. L’enorme popolarità della trilogia degli Hunger Games di Suzanne Collins e la riscoperta di The Handmaid’s Tale di Margaret Atwood, grazie anche all’adattamento televisivo del 2017, sono due dei principali fattori che hanno contribuito all’affermazione dei romanzi distopici degli ultimi anni. Tra questi, alcuni dei più interessanti sono The Power di Naomi Alderman (2016), Vox di Christina Dalcher (2018) e Red Clocks di Leni Zumas (2018). In tutti questi testi, il corpo della donna, la sua autodeterminazione e il rapporto tra i generi rappresentano ancora oggi temi centrali.File | Dimensione | Formato | |
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