La “lotta alla corruzione” ha preso corpo in una progressiva rimodulazione delle fattispecie penali che sembra perseguire, come primo obiettivo, il fine di calmierare il grado di percezione sociale della corruzione, assumendo ad oggetto di tutela “l’immagine di incorruttibilità della p.a.” In questa prospettiva, la scelta legislativa elegge a strumenti di azione fattispecie “a tipicità sintomatica”, costruite su concetti-cardine indefiniti e sfuggenti quali l’“abuso ella qualità” e il “conflitto di interessi”. Il risultato è un marcato deficit di tassatività e determinatezza del sistema, focalizzato su tipi criminologici di autore ben più che su fatti offensivi, con significative ricadute anche sul piano processuale e probatorio. Ne sono esempio emblematico i reati di traffico di influenze illecite (art. 346-bis c.p.), di corruzione per l’esercizio della funzione (art. 318 c.p.) e di “induzione indebita a dare o promettere utilità” (art. 319-quater c.p.); ma analoghi difetti di tipicità si registrano al cospetto delle diverse ipotesi di turbativa (art. 353 e 353-bis c.p.). Su queste basi, l’Autore propone un percorso interpretativo volto a restituire al sistema dei reati contro la p.a. un coefficiente di tassatività compatibile con le garanzie costituzionali.
Vittorio Manes (2018). Corruzione senza tipicità. RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO E PROCEDURA PENALE, 2018(3), 1126-1155.
Corruzione senza tipicità
Vittorio Manes
2018
Abstract
La “lotta alla corruzione” ha preso corpo in una progressiva rimodulazione delle fattispecie penali che sembra perseguire, come primo obiettivo, il fine di calmierare il grado di percezione sociale della corruzione, assumendo ad oggetto di tutela “l’immagine di incorruttibilità della p.a.” In questa prospettiva, la scelta legislativa elegge a strumenti di azione fattispecie “a tipicità sintomatica”, costruite su concetti-cardine indefiniti e sfuggenti quali l’“abuso ella qualità” e il “conflitto di interessi”. Il risultato è un marcato deficit di tassatività e determinatezza del sistema, focalizzato su tipi criminologici di autore ben più che su fatti offensivi, con significative ricadute anche sul piano processuale e probatorio. Ne sono esempio emblematico i reati di traffico di influenze illecite (art. 346-bis c.p.), di corruzione per l’esercizio della funzione (art. 318 c.p.) e di “induzione indebita a dare o promettere utilità” (art. 319-quater c.p.); ma analoghi difetti di tipicità si registrano al cospetto delle diverse ipotesi di turbativa (art. 353 e 353-bis c.p.). Su queste basi, l’Autore propone un percorso interpretativo volto a restituire al sistema dei reati contro la p.a. un coefficiente di tassatività compatibile con le garanzie costituzionali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.